TERZOLAS. Fra" Paolo Bertoncello lascia dopo 10 anni il convento dei Cappuccini di Terzolas. Dopo dieci anni intensi di attività e iniziative, la sua nuova destinazione sarà in quel di Arco. Lo abbiamo intervistato per ripercorrere insieme questi due lustri, tra momenti lieti e altri di grande dolore.
Paolo, dopo dieci anni lasci il convento di Terzolas per Arco: che anni sono stati questi per te? Ti dispiace andare via?
All"inizio, pensando "il convento", pensavo allo stile conventuale che da 25 anni vivevo, fatto di ritmi e di stili che però si sono dimostrati non appropriati a quello "di Terzolas". Quindi i primi anni li ho vissuti per capire (e quanti errori fatti) come era meglio essere frate in questo luogo. Poi un po" alla volta ho cominciato a comprendere e a mettere a fuoco per vivere al meglio. La prima cosa è stata "conoscere le persone senza mettere in mezzo l"abito da frate": fantastico! Penso che questa sia la cosa per cui mi spiace andar via. Ad esempio sentirmi dire da una donna di 87 anni: "Disobbedisci", meraviglioso sentire l"affetto e l"intimità della relazione"¦ Ed è per queste relazioni che sento la fatica di spostarmi a Arco.
Ci sono momenti, esperienze e figure che ricordi in modo particolare, nel bene e nel male? Tra gli altri, forse è inevitabile pensare anche alla pandemia"¦
Come dicevo prima ho fatto degli errori e vorrei usare questa intervista per chiedere scusa se ho ferito qualcuno.
Essere se stessi penso sia la carta vincente per non avere delle maschere e "mentire". Una delle cose più belle sono stati i 5 anni vissuti con fra Giorgio Butterini, un uomo che non si può incasellare e che mi ha donato tantissimo. Tra le più dolorose perché avendolo contagiato col covid19, lo ho accompagnato con i sanitari fino all"ambulanza, l"ho visto salire"¦ e ho ricevuto una telefonata il 25 marzo 2020, poco prima della mezzanotte, che mi annunciava la sua morte"¦
Come è cambiata la Val di Sole e come sei cambiato tu in questo tempo?
La Val di Sole è in una fase di accelerazione in particolare con il turismo e purtroppo, secondo me, ha perso un po" di vista alcuni valori "vitali", ad esempio la Spiritualità . Essere uomini e donne nel 2023 significa non perdere di vista che bisogna coltivare anche ciò che a volte sembra "inutile". Facendolo si rischia di non avere più il senso del vivere anche quando si fa fatica a vivere.
Quale immagine della nostra comunità ti porti via? Ci sono dei traguardi raggiunti che ti danno soddisfazione o rimpianti per qualcosa che non ti è riuscito al meglio?
Mi porto via i singoli volti, i singoli nomi (che a volte dimentico), le singole vite"¦ La parola comunità è molto usata e a volte se ne travisa il senso.
Con la parola "comunità " si rischia di mostrare anche quello che non c"è perché non sappiamo, o conosciamo in minima parte, come i componenti della comunità vivano i singoli avvenimenti. Non sono riuscito a entrare in contatto con molte delle persone di questa valle e di questo me ne dispiace.
Hai un consiglio da dare a chi viene ora al convento di Terzolas?
In questi giorni ho ascoltato fra Guido dire alle persone: "Io da solo non ce la posso fare, ho bisogno di voi"; "Il convento non è solo dei frati ma è anche di chi lo frequenta"¦" E poi l"ho visto con la scopa in mano e con il sorriso sulle labbra"¦ Cosa si può chiedere di più a un frate!
Cosa auguri alla gente della Val di Sole?
Di amare il prossimo come se stessi.
