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La Malé del futuro nasce in piazza

sab 30 set 2023 15:09 • By: Alberto Mosca

Presentato alla cittadinanza il progetto partecipato promosso dall’amministrazione comunale

Il pubblico e i relatori in piazza Dante (ph. Alberto Mosca)

MALÉ. La Malé del futuro nasce in piazza, luogo antico e privilegiato delle grandi decisioni che riguardano tutta la comunità, ma anche simbolo di una società che riparte da sè stessa e che si riappropria di spazi urbani così peculiari nel contesto alpino e solandro, con visioni, strategia e strumenti per lo sviluppo e la reinvenzione dei luoghi di una comunità. Un progetto ambizioso e condiviso presentato ieri sera in piazza Dante “per partecipare e immaginare insieme gli orizzonti futuri del territorio”. Un pubblico misurato ma attento e motivato ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale a battezzare questo processo partecipativo di costruzione del futuro della comunità: “A lungo termine, oltre le singole amministrazioni, per dare risposte alle esigenze dei cittadini – ha esordito la sindaca Barbara Cunaccia – aprendo il confronto condotto da Sandro de Manincor. Sulla stessa linea gli interventi del vicesindaco Mauro Dallavo e dell’assessore Massimo BaggiaA conferma di ciò, importante è la condivisione avvenuta fin da subito in consiglio comunale. Protagonisti della serata sono stati gli architetti Mauro Marinelli e Mirko Franzoso, e il sociologo Christian Arnoldi.

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In particolare Marinelli – docente al Politecnico di Milano che dal 2019 conduce seminari internazionali alla scoperta del paese di Montes – ha illustrato le tre fasi del progetto: una prima di lettura e analisi, una seconda di visione e di definizione dell’obiettivo finale da raggiungere in termini di cura del territorio; una terza che arriverà a pianificare una strategia generale, fatta anche di progetti singoli e di una indicazione di priorità. Un percorso in cui sarà la comunità a stabilire la destinazione, potendo contare sugli strumenti tecnici, conoscitivi e di indirizzo messi a disposizione dagli architetti registi dell’intera operazione. “Un progetto come questo, potenzialmente molto interessante, potrebbe rendere la montagna meno triste” ha detto Arnoldi, parafrasando il titolo del suo libro “Tristi montagne”. Arnoldi ha poi sottolineato l’importanza di interrogarsi sui grandi temi partendo dalla comunità, la socialità e le relazioni nel territorio: ma anche sulle drammatiche evidenze con cui il cambiamento climatico sconvolge l’alta quota. “Il modello turistico in atto – ha detto Arnoldi - prevede di mostrare se stessi per attirare le persone: dovremo verificare l’impatto e la sostenibilità futura di questi afflussi”.

Tra gli altri interventi, quelli del presidente della Comunità della Valle di Sole Lorenzo Cicolini, che ha elogiato il progetto e il suo taglio partecipativo, il capogruppo della minoranza consiliare nel comune di Malé, Nicola Zuech, che ha apprezzato il coinvolgimento di tutto il consiglio comunale con cui questo è stato avviato, il presidente del Centro Studi per la Val di Sole Marcello Liboni, sottolineando la valenza del progetto, l’ex sindaco di Malé Pierantonio Cristoforetti, che ha rievocato la lontana stagione di pianificazione di valle a livello comprensoriale.

L'intervento della sindaca Barbara Cunaccia (ph. Alberto Mosca)


IL PROGETTO

Una nuova possibilità, un percorso con una finalità precisa e dall’immediata ricaduta pratica: indirizzare, organizzare e prefigurare le direzioni dello sviluppo del territorio di Malé. Con un lavoro condotto da un team di esperti e con workshop in cui si invita tutta la popolazione, il Comune vuole intraprendere un percorso condiviso che sappia indirizzare le risorse e gli sviluppi del territorio e che sia espressione della comunità con le sue composite sensibilità, identità, idee, sogni. Il risultato sarà una strategia che la popolazione e gli stakeholder elaboreranno insieme e che darà all’amministrazione di oggi e di domani una chiara visione trasformativa del territorio e dei luoghi della comunità. Un percorso condiviso per il futuro di una comunità. Saranno tre gli incontri previsti (5 ottobre 2023, 26 ottobre 2023, 18 gennaio 2024) con la conclusione del progetto prefissata a marzo 2024 in uno speciale incontro di restituzione.


Da sinistra Sandro de Manincor, Christian Arnoldi, Mirko Franzoso e Mauro Marinelli (ph. Alberto Mosca)

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