MALÈ La Malé del futuro nasce in piazza, luogo antico e privilegiato delle grandi decisioni che riguardano tutta la comunità , ma anche simbolo di una società che riparte da sè stessa e che si riappropria di spazi urbani così peculiari nel contesto alpino e solandro, con visioni, strategia e strumenti per lo sviluppo e la reinvenzione dei luoghi di una comunità . Un progetto ambizioso e condiviso presentato ieri sera in piazza Dante "per partecipare e immaginare insieme gli orizzonti futuri del territorio". Un pubblico misurato ma attento e motivato ha accolto l"invito dell"amministrazione comunale a battezzare questo processo partecipativo di costruzione del futuro della comunità : "A lungo termine, oltre le singole amministrazioni, per dare risposte alle esigenze dei cittadini "“ ha esordito la sindaca Barbara Cunaccia "“ aprendo il confronto condotto da Sandro de Manincor. Sulla stessa linea gli interventi del vicesindaco Mauro Dallavo e dell"assessore Massimo Baggia. A conferma di ciò, importante è la condivisione avvenuta fin da subito in consiglio comunale. Protagonisti della serata sono stati gli architetti Mauro Marinelli e Mirko Franzoso, e il sociologo Christian Arnoldi.
In particolare Marinelli "“
docente al Politecnico di Milano che dal 2019 conduce seminari internazionali
alla scoperta del paese di Montes "“ ha illustrato le tre fasi del progetto: una
prima di lettura e analisi, una seconda di visione e di definizione
dell"obiettivo finale da raggiungere in termini di cura del territorio; una
terza che arriverà a pianificare una strategia generale, fatta anche di
progetti singoli e di una indicazione di priorità . Un percorso in cui sarà la
comunità a stabilire la destinazione, potendo contare sugli strumenti tecnici,
conoscitivi e di indirizzo messi a disposizione dagli architetti registi
dell"intera operazione. "Un progetto come questo, potenzialmente
molto interessante, potrebbe rendere la montagna meno triste" ha detto Arnoldi,
parafrasando il titolo del suo libro "Tristi montagne".
Arnoldi ha poi
sottolineato l"importanza di interrogarsi sui grandi temi partendo dalla
comunità , la socialità e le relazioni nel territorio: ma anche sulle
drammatiche evidenze con cui il cambiamento climatico sconvolge l"alta quota.
"Il modello turistico in atto "“ ha detto Arnoldi - prevede di mostrare se
stessi per attirare le persone: dovremo verificare l"impatto e la sostenibilità
futura di questi afflussi". Tra gli altri interventi,
quelli del presidente della Comunità della Valle di Sole Lorenzo Cicolini, che ha elogiato il progetto e il suo taglio
partecipativo, il capogruppo della minoranza consiliare nel comune di Malé, Nicola Zuech, che ha apprezzato il
coinvolgimento di tutto il consiglio comunale con cui questo è stato avviato,
il presidente del Centro Studi per la Val di Sole Marcello Liboni, sottolineando la valenza del progetto, l"ex
sindaco di Malé Pierantonio
Cristoforetti, che ha rievocato la lontana stagione di pianificazione di
valle a livello comprensoriale. IL PROGETTO Una nuova possibilità , un
percorso con una finalità precisa e dall"immediata ricaduta pratica:
indirizzare, organizzare e prefigurare le direzioni dello sviluppo del
territorio di Malé.
Con un lavoro condotto da un team di esperti e con workshop
in cui si invita tutta la popolazione, il Comune vuole intraprendere
un percorso condiviso che sappia indirizzare le risorse e gli
sviluppi del territorio e che sia espressione della comunità con le sue
composite sensibilità , identità , idee, sogni. Il risultato sarà una
strategia che la popolazione e gli stakeholder elaboreranno insieme e
che darà all"amministrazione di oggi e di domani una chiara visione
trasformativa del territorio e dei luoghi della comunità . Un percorso condiviso
per il futuro di una comunità . Saranno tre gli incontri
previsti (5 ottobre 2023, 26 ottobre 2023, 18 gennaio 2024) con la conclusione
del progetto prefissata a marzo 2024 in uno speciale incontro di restituzione.
