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Life Ursus: verso una commissione d’indagine?

gio 12 ott 2023 12:10 • By: Alberto Mosca

Ormai se ne parlerà nella prossima legislatura: tutti a favore anche se per qualcuno le cose sono già sufficientemente chiare

TRENTO. Candidati presidente a confronto sui grandi carnivori. Nel corso dell’incontro promosso da NOS Magazine e registrato integralmente a questo link https://fb.watch/nCcl7igkeX/, la seconda parte del dibattito si è incentrata sulla tragica fine di Andrea Papi, avvenuta il 5 aprile 2023 la nascita del comitato a lui intitolato e la richiesta di istituire una commissione (speciale, d’inchiesta, d’indagine…) per stabilire fatti e responsabilità, ma ormai nella prossima legislatura. E allora riassumiamo qui, in ordine di apparizione, quanto dichiarato dagli ospiti di NOS sul tema, ricordando che non hanno partecipato al dibattito Maurizio Fugatti e Marco Rizzo.

ALEX MARINI “Quella della commissione è una proposta ragionevole e quasi obbligata. Ma ricordo che da tempo doveva esserci la commissione ‘Progetto orso’, con tutti i soggetti interessati sotto i più vari aspetti. La fine di Andrea Papi ha rappresentato un incidente per il quale ho sofferto, come anche per la caciara generata intorno ad esso, con un aumento dell’odio tra le persone. La richiesta corretta di una commissione riguarderà ormai la prossima legislatura, ma forse bastava una sorta di ‘giuria di cittadini’ per esaminare la questione secondo criteri oggettivi e non cavalcando la paura come si è invece fatto”.

ELENA DARDO “Una commissione è necessaria e il rammarico è quello di non essere stati in consiglio quando si è deciso di rinviarla.

Elektrodemo

Avremmo battagliato. È indispensabile indagare, mentre è riprovevole la polarizzazione e fare campagna elettorale sulla sofferenza di una famiglia e di una comunità. Abbiamo una tradizionale anima animalista, ma abbiamo ritrattato tanto della nostra identità, vedendo quanto le valli e le persone soffrono e i danni provocati dai grandi carnivori; avremmo voluto confrontarci con chi ha governato la Provincia in questi ultimi cinque anni, ma scontiamo una continua assenza che è vergognosa”.

SERGIO DIVINA “Una commissione: siamo d’accordo, ma ricordiamo che esse hanno sempre portato pochi risultati, al contrario di quelle parlamentari che hanno poteri pari a quelli di una procura. Anche perché formate da esponenti di maggioranza e opposizione, alla fine producono poco. Sul tema dei danni provocati: c’erano evidenti i prodromi per capire che essi non si sarebbero fermati ad animali e cose, questa è la grande responsabilità. Il danno potenziale ora è quello di dare all’esterno l’immagine di un Trentino che non è più sicuro: e sarebbe il danno più grave”.

FRANCESCO VALDUGA “Commissione: se il problema è come chiamarla si fa presto a risolvere, ma la sostanza non cambia. Ci voleva metodo prima nell’introdurre e monitorare e ci vuole ora per capire che il progetto va rivisto, per verificare ciò che si è fatto e ciò che no. Sono già a disposizione strumenti per agire, per dare sicurezza alla popolazione. Non se ne può più di persone che si mostrano come risolutori del problema, dopo non essersene occupati per 5 anni. Esprimo la mia solidarietà alla famiglia e dico che un dolore immenso non può diventare occasione per lo sciacallaggio. Bisogna rimettere in sicurezza la comunità, tutto il Trentino è montagna e la montagna è la nostra identità, oltre che lavoro. Vogliamo la revisione del progetto, non un agire contraddittorio solo per raggiungere il consenso, mettendosi contro tutti e applicando strategie di distrazione di massa. Ma anche questa revisione richiede metodo”.

FILIPPO DEGASPERI “Viviamo un periodo in cui vi è riluttanza all’approfondimento nei settori più vari, tra cui questo dei grandi carnivori. Eravamo e rimaniamo disponibili alla costituzione di una commissione, ma ribadisco che le informazioni erano e sono ben disponibili, era chiarissimo che la barca andava verso gli scogli; Life Ursus poteva essere un’opportunità se governato adeguatamente, ma così non è stato e questa responsabilità ricade su questa e sulle legislature precedenti negli ultimi 15 anni. I piani parlavano chiaro, non sono stati applicati, eppure indicavano misure di cui nessuno ha tenuto conto nei precedenti 15 anni. Va bene la commissione d’indagine, ma tutto era talmente chiaro che bastava parlare fra noi per sapere tutto”.

(CONTINUA)



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