CLES. “Cosa si può commentare?” L’ex governatore del Trentino e consigliere provinciale Ugo Rossi appare sconsolato. Sull’annuncio fatto dalla Giunta Fugatti a proposito dell’avvenuta consegna dei lavori dell’opera – ricordiamo, che riguarda la perimetrazione e l'accantieramento di alcune aree per poter effettuare i prelievi e i sondaggi funzionali alla progettazione esecutiva dell’intervento – Rossi evidenzia due aspetti.

Il primo legato alle procedure di appalto italiane: “Come dimostrano questi 5 anni trascorsi senza iniziare nulla dalla aggiudicazione dei lavori fatta nel 2018 – commenta - i lavori pubblici sono in Italia un terno al lotto tra ricorsi, fallimenti delle ditte, richieste di maggiori importi e cambi del progetto. Tutti aspetti che dovrebbero essere cambiati per norma ma per i quali, purtroppo, non se ne viene mai a capo”. I lavori, infatti, furono aggiudicati il 2 ottobre 2018, dopodiché seguì una serie di controversie avverse che hanno portato alla stipula del contratto con la ditta aggiudicatrice dell’appalto il 20 aprile 2023. Alla prima considerazione, Rossi ne aggiunge però un’altra: “Il cartello è molto bello. Speriamo che lo sia anche il progetto esecutivo che è ancora ovviamente da fare...”