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‘Attenti Trentini, se vi italianizzate mettete a rischio l’Autonomia’

mar 24 ott 2023 13:10 • By: Alberto Mosca

Paola Demagri commenta il voto: dal grande successo personale alle prospettive della galassia autonomista

Paola Demagri, 3782 preferenze, seconda più votata in Trentino

CLES. “Un risultato eccezionale, oltre le aspettative, che premia l’intenso lavoro svolto in questa consigliatura sul territorio e nelle istituzioni, a partire dal consiglio e dalle commissioni”. Paola Demagri, in questa tornata elettorale recordwoman delle preferenze con 3782 voti, seconda solo alle 4279 dell’assessore uscente Failoni, manifesta tutta la propria soddisfazione. “Oltre al lavoro portato avanti con serietà – prosegue Demagri – credo abbia pagato la coerenza dimostrata: sono questi gli elementi per cui mi spiego un così buon risultato, costruito in anni in cui ho conosciuto a fondo il Trentino”.

Ma allora, possiamo concludere che forse Demagri candidata presidente avrebbe fatto meglio?

Me l’hanno detto in tanti, sì forse l’assidua presenza, l’essere donna, il tanto lavoro fatto avrebbe dato chance a questa prospettiva.

Elektrodemo

Comunque ora si riparte.

E per quanto riguarda il risultato di CasaAutonomia.eu? Nel 2018, il Patt fece 12%, oggi loro l’8% e voi il 4%. I conti tornano?

Pensavamo di fare 2 consiglieri ed effettivamente ci siamo riusciti, ma per i meccanismi elettorali abbiamo dovuto cedere il secondo seggio (di Dallapiccola, ndr) al candidato presidente Valduga. Per quanto riguarda i conti, devo dire che non tornano del tutto. Il Patt per arrivare all’8% ha avuto bisogno di Tonina e di Kaswalder, di Progetto Trentino e Autonomia dinamica. Una parte dell’elettorato autonomista ha scelto noi e un’altra ha scelto di stare a casa. Il partito autonomista non c’è più, è diventato un’altra cosa.

E al confermato presidente Fugatti cosa chiedete ora?

Con Fugatti risulta complicato chiedere, dato che Fugatti non ascolta. Ecco, gli chiediamo di ascoltarci, considerando che come opposizioni rappresentiamo il 48% dell’elettorato, anche per un buon governo e una migliore riuscita delle loro stesse proposte.

In generale, che quadro esce da queste elezioni?

Una netta polarizzazione dell’elettorato, tanto che sarà il caso di abituarsi alla dialettica destra-sinistra. In questo senso diventa importante tenere unita quest’area politica e credo che questo sia il mandato che ci è arrivato dai trentini. Un’altra cosa, proprio sui trentini: votando questo centrodestra hanno deciso di appartenere alla categoria dell’“italiano” più che a quella del “trentino”, con tutti i rischi connessi, come perdere quelle peculiarità che danno senso all’autonomia e che, se annacquate, possono metterla a rischio. Dopo queste elezioni vedo un Trentino cambiato.



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