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Escursione a Lagostel (3)

mer 25 ott 2023 10:10 • By: Giulia Colangeli

Un itinerario autunnale in Val di Peio

Nell’incantevole Val di Peio, entro i confini del Parco Nazionale dello Stelvio, è ancora possibile camminare in bassa e media quota su sentieri sgombri da neve: laddove i colori dell’autunno trionfano, il percorso che dalla località Fontanino conduce a Lagostel, adatto a tutti, risulta perfetto per una gita domenicale di metà stagione.

Si parte dopo aver parcheggiato la propria auto in località Fontanino - nei pressi dell’omonimo rifugio -, salendo lungo la sinistra orografica su una sterrata che ci porta in prima battuta alla diga del lago di Pian Palù (1800 m). La segnaletica, curata e chiara, ci accompagnerà per tutto il percorso. Proseguiamo imboccando il sentiero 124 in direzione Malga Giumella, che raggiungiamo in circa una ventina di minuti. La vegetazione intorno a noi già inizia a cambiare, se abbiamo da poco salutato le felci e i rovi del sottobosco, ci affianchiamo ora ai larici e agli abeti. Costeggiamo il bosco giungendo a un bivio: scegliamo di seguire il sentiero SAT 141, salendo velocemente lungo un tratto erboso - l’unico relativamente ripido dell’escursione - ed emergendo oltre la soglia della vegetazione. Siamo ben oltre i duemila metri di altitudine, intorno a noi il panorama assume un aspetto più arido e roccioso, e ci apprestiamo finalmente a raggiungere il laghetto di Lagostel, sito a quota 2455 m. Possiamo rifocillarci prima di ripartire, al cospetto della Punta di Ercavallo (3068 m) di fronte a noi e delle due cime minori di Villacorna (2882 m) e Copat (2536 m). Se si è fortunati, non è impossibile scorgere poiane, aquile o gipeti sorvolare la zona in cerca di piccole prede. Dal laghetto si aprono numerose possibilità, ma noi questa volta concluderemo il giro ad anello dirigendoci verso Malga Paludèi (2128 m) lungo il sentiero 141. Il terreno che da Lagostel ci conduce alla malga è inizialmente sassoso: seguiamo un sentiero che attraversa l’ultima sezione della Val Piana, di pari passo rispetto al Rio per un breve tratto. Con un salto finale raggiungiamo la malga, approdando in un ambiente meno riarso dal sole e più protetto: le fronde di larici e abeti tornano a coprire i nostri passi dalla malga in giù, mentre seguiamo da vicino la sponda del torrente. Prendendo il sentiero 110 ritroviamo le felci e i muschi, mentre la temperatura si fa via via più mite; proseguiamo costeggiando il lago di Pian Palù lungo la sua sponda meridionale in un piacevole tratto di sterrata - avvolto da una ricchissima e varia vegetazione - che procederà fino alla diga, alla malga Celentino e al parcheggio in località Fontanino.



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