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Dimaro, un monumento in ricordo di Michela

mar 31 ott 2023 17:10 • By: L.S.

Cinque anni fa Vaia spezzò la vita della donna di soli 45 anni

DIMARO. Una croce in ferro battuto, fissata a terra su una roccia di granito. Sopra una colomba che, spiegando le ali, si protende verso il cielo. Il cenotafio in ricordo di Michela Ramponi, la vittima spezzata dalla forza brutale della tempesta Vaia che il 29 ottobre del 2018 si abbattè sull’abitato di Dimaro, è stato posizionato da qualche giorno sul luogo esatto del ritrovamento, in quel luogo desolato che porta ancora i segni evidenti dell’esondazione del Rio Rotian.

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Un simbolo in ricordo della giovane donna voluto dalla famiglia di Michela, dai genitori Domenico e Annamaria, e realizzato dall’artista del ferro di Terzolas Roberto Stanchina.

Cinque anni fa, tanto è il tempo passato, Vaia devastò le foreste del Trentino abbattendo centinaia di migliaia di alberi e con piogge mai così abbondanti ingrossò le acque di quel rigagnolo che dalla montagna di Folgarida scende fino al paese. Un fiume di fango e detriti si riversò su parte del paese di Dimaro, sul camping e sulla casa di Michela portandosi via la vita della donna. Michela non fu però l’unica vittima di Vaia: in Val di Non Denis Magnani rimase folgorato da un fulmine mentre lavorava nei prati.

Domenica 29 ottobre 2023, la comunità di Dimaro ha ricordato la propria concittadina scomparsa con una messa e posizionando alla finestra una candela accesa. 



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