lun 20 nov 2023 12:11 • Dalla redazione
La questione delle identità al centro della terza tappa dell’Accademia dell’Euregio
ARCO. Da venerdì 17 a domenica 19 novembre si è svolta ad Arco la terza tappa dell’Accademia dell’Euregio: un percorso di formazione rivolto a ragazze e ragazzi dai 18 ai 35 anni provenienti da Trentino, Alto Adige/Südtirol e Tirolo. Una serie di workshop, lezioni, dibattiti, testimonianze per scoprire le sfumature e le complessità dell’identità trentino-tirolese, oggi e nella storia, grazie a qualificati esperti quali lo storico e autore di bestseller Francesco Filippi, il presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Giorgio Postal e il professore di diritto Jens Woelk.
Tre fine settimana, tre territori, due lingue: è questa
l’Accademia dell’Euregio, che dal 2014 porta un gruppo di ragazzi e ragazze dai
18 ai 35 anni, provenienti da Trentino, Alto Adige/Südtirol e Tirolo, alla
scoperta dell’Euregio e delle ragioni che hanno dato avvio a questo esperimento
di collaborazione transfrontaliera. Un’esperienza formativa intensa,
un’immersione nelle tradizioni e nella storia, senza dimenticare le sfide che
ci presenta la contemporaneità, tra viaggi, workshop e lezioni.
L’edizione di quest’anno ha inaugurato la sua prima tappa a Dobbiaco, in Alto
Adige/Südtirol, tra il 30 giugno e il 2 luglio, con un focus su un tema che
proprio questi giorni, dopo le parole della Presidente della Commissione
europea Ursula Von der Leyen, è
diventato ancora più urgente: l’aggressione dell’Ucraina e la prospettiva di
una sua inclusione nell’Unione europea.
L’Accademia dell’Euregio è poi proseguita con il consueto appuntamento in
occasione del Forum Europeo di Alpbach, il “villaggio più bello d’Austria”,
detto anche “villaggio dei pensatori”: dal 17 al 20 agosto, giovani da tutta
Europa, compresi i partecipanti all’Accademia, si sono radunati per incontrare
le menti più innovative del mondo della politica, della società, della scienza
e della cultura, per comprendere assieme come costruire un continente più forte
e democratico.
Infine l’ultima tappa, conclusasi ieri ad Arco, che ha rappresentato un ulteriore
passo in avanti nel percorso: dopo aver discusso di presente e di futuro, i
partecipanti hanno analizzato il cuore delle loro identità, per capire come le
radici storiche si intrecciano con i temi più decisivi del presente.
L’identità è stato il tema della
terza tappa dell’Accademia
Identità. Concetto complesso, formato da una serie di sostrati sociali,
politici, individuali difficili da definire. L’identità è l’insieme di
significati che definiscono il nostro autopercepirci, il nostro vivere un
territorio e il nostro relazionarci con gli altri. Ma è anche il centro
sanguinoso di conflitti e incomprensioni, lì dove emerge la complessità di far
convivere diverse identità in un contesto armonioso.
È sull’identità trentino-tirolese che si è concentrato il weekend che dal 17 al
19 novembre ha portato i partecipanti ad Arco, per l’ultima tappa all’Accademia
dell’Euregio 2023. Il programma, intessuto di laboratori, gruppi di discussione
e percorsi enoculturali e workshop organizzati dallo staff dell’Euregio e della
Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, ha visto anche la lezione dello storico
Francesco Filippi su “Le identità nella storia europea” e l’appassionato
dibattito tra la ricercatrice della Fondazione Museo storico del Trentino Elena Tonezzer e lo storico Giorgio Mezzalira su “Le identità nello
spazio trentino-tirolese”. Ma c’è stata anche la testimonianza “Dialogo vince
violenza: il percorso della convivenza nello sguardo di un testimone” con
Giorgio Postal, ex parlamentare e Presidente della Fondazione Museo storico del
Trentino, che, invitando i partecipanti ad alzare lo sguardo oltre le piccole
dinamiche contingenti, ha aperto la strada all’intervento conclusivo, dedicato
al tema “Regioni europee ed Europa delle Regioni”, con cui Jens Woelk, professore
ordinario di Diritto pubblico comparato all’Università di Trento, ha offerto
sguardi interessanti non solo sul futuro dell’Euregio, ma su quello dell’Europa
intera.
C’è quindi soddisfazione nelle parole di Elisa
Bertò, rappresentante trentina all’interno del Segretariato del Gruppo
europeo di cooperazione territoriale (GECT) dell'Euregio Tirolo-Alto
Adige-Trentino: “Siamo molto contenti di questo appuntamento trentino
dell'Accademia dell'Euregio. La salda collaborazione con la Fondazione Trentina
Alcide De Gasperi ha permesso di toccare temi cruciali come la storia e la
cultura per la costruzione dell'identità. Identità che non è mai solo
individuale ma è anche sempre collettiva e non può non passare da una
riflessione sulle radici e sui presupposti politico-giuridici dell'autonomia
trentina”. Pienamente in sintonia il giudizio di Marco Odorizzi, direttore della Fondazione Trentina Alcide De
Gasperi: “Con questa quinta edizione l’Accademia dell’Euregio si conferma luogo
privilegiato in cui vivere e pensare l’Euregio fuori dagli schemi e dalle
retoriche, senza cercare il futuro nello specchietto retrovisore. D’altronde le
soluzioni ereditate dal Novecento non bastano più ai ventenni e trentenni di
oggi, che si sentono a disagio dentro concezioni totalizzanti e chiuse di
identità. Per guadagnarli a traguardi collettivi non bastano belle parole (ne
hanno già sentite tante): cercano testimoni credibili, disponibili a ragionare
con loro senza sottintesi, alla pari. Ed è questo il merito principale
dell’Accademia dell’Euregio: non è un percorso di formazione in senso
tradizionale, ma un’esperienza di incontro”.
Informazioni
Tutte le informazioni sull’Accademia dell’Euregio e il programma completo delle
tre tappe svolte sono sulla pagina dedicata del sito www.europaregion.info