ven 24 nov 2023 10:11 • By: Elena Gabardi
Contro la violenza di genere una camminata alla ‘Madonna Brusada’ in Alta Val di Non
SEIO. Per
celebrare la ricorrenza della “Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne” le amministrazioni comunali dell’Alta Val di Non
invitano tutta la popolazione a partecipare alla camminata rumorosa, che
partirà da Seio e arriverà alla Cappella della “Madonna Brusada” sabato 25
novembre, all’imbrunire.
"L'amore vero non picchia, non urla, non uccide. Venite a ricordare con
noi Giulia Cecchettin, Orsola Covi e tutte le altre. Saremo
musica, parole e rumore... Ora non c'è posto per il silenzio!" con queste
parole i comuni di Amblar-Don, Borgo d’Anaunia, Cavareno, Romeno, Ronzone e
Ruffrè promuovono l’adesione al significativo evento.
La scelta del percorso è quanto mai simbolica: quello che condusse Orsola Covi,
giovane ragazza di Seio, incontro al suo assassino. Era l’inizio del 1900,
Orsola venne aggredita e uccisa da un pretendente respinto, ad appena 20 anni,
proprio nelle campagne tra Seio e Fondo. In corrispondenza del luogo
dell’omicidio sorse su volontà della famiglia una cappella, divenuta poi
famosa. Il nome che l’edificio ha assunto nel tempo racconta una storia nella
storia: si chiama “Madonna Brusada”, perché i parenti dell’assassino per ben
due volte distrussero col fuoco la struttura, che inizialmente era in legno.
Oltre alla morte, anche la damnatio memoriae della giovane: una violenza ulteriore, che la famiglia di Orsola non tollerò ricostruendo, infine, la cappella in pietra.
L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione sulla delicata questione della violenza sulle donne, attraverso la riscoperta di un luogo carico di storia, con la speranza che finalmente si fermi l’intollerabile scia di sangue innocente, che macchia la nostra società e le nostre coscienze.
«Nell’infinita serie di femminicidi, che vengono quotidianamente commessi, - dichiarano le amministrazioni Comunali dell'Alta Val di Non - l’omicidio di Giulia Cecchettin è risultato particolarmente abbietto e angosciante, dimostrando che il pericolo si annida anche nelle crepe invisibili delle persone e delle famiglie "normali". Con la morte di Giulia si è resa ancora più evidente la necessità di un cambiamento culturale e sociale. Il contrasto alla violenza di genere richiede certamente un’efficace tutela giuridica e legislativa della figura femminile, ma ha altrettanto bisogno di una più diffusa condivisione della responsabilità sociale, se si vogliono porre basi solide di un cambiamento profondo. Le amministrazioni comunali, anche attraverso il Distretto Famiglia, continueranno ad impegnarsi, come già stanno facendo, a creare occasioni per accompagnare i genitori nel loro difficile compito. Solamente quando nelle famiglie, nelle scuole, nelle associazioni, nei luoghi di incontro, in altri termini in ogni contesto di relazione, la sensibilità alla tematica sarà maggiore e l’attenzione di tutti e tutte sarà sempre più vigile, solo allora sarà possibile cogliere per tempo i segnali di allarme, ma soprattutto far sì che le vite delle donne diventino significativamente più sicure».
La partenza è fissata alle ore 16:00 dalla piazza di Seio
per raggiungere con una passeggiata rumorosa la cappella della Madonna Brusada,
dove si svolgerà un momento di riflessione con musica, parole e accensione di
fiaccole.