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Cent'anni fa, Bruno Kessler

sab 17 feb 2024 14:02 • By: Alberto Mosca

Il 17 febbraio 1924 nasceva a Cogolo un protagonista nel Trentino del secondo Novecento

Bruno Kessler (ph. Gianni Zotta)

TRENTO. Cent’anni fa, il 17 febbraio 1924, nasceva Bruno Kessler. Un anniversario che diventa occasione per ripercorrere la vicenda di una delle personalità politiche più importanti della storia postbellica del Trentino, non più “piccolo e solo”.

Bruno Kessler nacque Cogolo di Peio il 17 febbraio 1924 e è morì a Trento il 19 marzo del 1991 all’età di 67 anni. Conseguì la maturità classica nel 1943 a Rovereto e si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1950. Nel novembre del 1956 venne eletto per la prima volta nel Consiglio provinciale di Trento. Fu presidente della Giunta provinciale dal 1960 al 1973, presidente della Giunta Regionale del Trentino-Alto Adige dal 1974 al 1976, deputato alla Camera dal 1976 al 1983 e in seguito senatore fino al 1991.

Nel primo governo Cossiga (1979 – 1980) è stato sottosegretario all’Interno, ministro era Virginio Rognoni.

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Nel 1962 fondò l’Istituto Trentino di Cultura di cui fu presidente fino al 1991. Dall’ITC nacque dapprima il Libero Istituto Superiore di Scienze Sociali e quindi l’Università di Trento. Bruno Kessler fu infatti fondatore e – dal 1966 al 1972 – presidente del consiglio di amministrazione del Libero Istituto Superiore di Scienze Sociali di Trento. È stato presidente del consiglio di amministrazione dell’Università di Trento dal 1972 al 1984. Come Presidente della Provincia ha varato il nuovo Statuto d’Autonomia nel 1972. Padre del primo Piano Urbanistico Provinciale nel 1967, nel 1977 divenne membro della Commissione dei Dodici per l’elaborazione delle norme di attuazione dello statuto di autonomia.

Una figura, ha ricordato Romano Prodi, che dal territorio traeva la propria forza e la propria capacità di visione: “Quando andò a Roma, eletto in Parlamento, ero convinto che avrebbe sfondato, proprio per la sua capacità di concretizzare. Invece non andò così, si sentiva spaesato, gli mancava il contatto con quella terra da cui traeva la propria forza”. Per Paolo Pombeni, storico e politologo, Bruno Kessler, come dichiarato in una recente intervista rilasciata a Nos Magazine, “fu un pioniere, calato nella mentalità propria di chi aveva intuito un cambio di epoca. Questa fu la qualità grande che consacra la sua capacità politica, questo avere chiaro il senso della storia, talento non molto ripreso dai suoi successori”.

 



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