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Tennis coperto, quasi 200 cittadini dicono no

lun 25 mar 2024 14:03 • Dalla redazione

Depositate in Comune di Dimaro Folgarida le firme dei cittadini che chiedono di spostare l’opera al campo sportivo

MONCLASSICO. Forte malumore e preoccupazione nella popolazione di Monclassico e Presson per la delibera recentemente approvata dalla Giunta del Comune di Dimaro Folgarida e i primi progetti esecutivi che autorizzano una associazione sportiva a costruire un campo di tennis coperto nell’area verde del Parco Urbano Biolago. I cittadini di Monclassico e Presson, saputa la cosa, si sono subito mobilitati con una “raccolta firme” importante per esprimere tutto il loro disappunto (Qui l'articolo).

I primi progetti di riordino della zona, presentati tempo fa e pubblicati anche sul notiziario comunale, prevedevano, infatti, la salvaguardia dell’area verde e l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Lazzaroni aveva garantito la condivisione e l’informazione con i cittadini. Ma la delibera del 5 marzo e i nuovi progetti parlano in maniera diversa. Un “pallone”, come li chiamavano qualche decennio fa, ospitante un campo da tennis coperto con travi in legno, copertura con teli e una notevole altezza, dovrebbe, secondo la nuova scelta del Comune, e con il contributo della Provincia, occupare l’area verde del campetto di calcio nel Parco urbano Biolago utilizzato gratuitamente da bambini e appassionati.

“Non è il posto giusto - affermano i cittadini che hanno firmato la lettera indirizzata al sindaco e agli amministratori: “Non possiamo permettere che distruggano un bel polmone verde in paese rovinando il progetto originale.

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Ci avevano promesso che avrebbero fatto incontri informativi e illustrato i progetti coinvolgendo nelle scelte la popolazione ma invece ci ritroviamo le cose fatte in fretta e furia. Non abbiamo nulla contro il tennis anche se la moda del momento è più per le nuove discipline come il padel, ma un manufatto visivamente impattante e che fa pure ombra a quel poco di parco che rimarrebbe, è sicuramente incompatibile e, soprattutto, andrebbe a occupare una importante area verde. Abbiamo bisogno invece di sistemare quello che c’è e migliorarlo, riattivando il laghetto (un biolago balneabile), recuperando il vecchio edificio che ospitava il Comune e ripristinando anche l’area confinante del vecchio parco giochi. Il tennis coperto, se serve, venga fatto ad esempio dove ci sono lo stadio, la palestra e le altre strutture sportive a completamento di un vero centro sportivo già completo di servizi. Oggi il nostro paese, che ha già subito negli anni qualche aggressione urbanistica, è cresciuto, si è affermato in tutto il mondo come il paese delle meridiane artistiche, con una notevole vivacità culturale, e ha bisogno di spazi vivibili, a misura di famiglie e non di strutture imponenti e con costi di gestione annuali preoccupanti”.

"Il Parco urbano Biolago a Monclassico è nato più di vent’anni fa per iniziativa dell’amministrazione comunale guidata allora da Carlo Alberto Ravelli - si legge nel comunicato stampa inviato dai cittadini - Un’idea rivoluzionaria per il tempo con il primo laghetto balneabile interamente green copiato negli anni da interventi simili nelle blasonate località turistiche del Trentino. Un’area che univa Monclassico e Presson con un moderno edificio in legno adibito a bar e servizi, il parco con i giochi per i bambini, la piattaforma per i piccoli eventi, il campo da tennis e il campo da calcio, il parcheggio. Un intervento fiore all’occhiello del Comune di Monclassico che aveva in tal modo riqualificato l’intera area verde con una vista spettacolare sulle montagne circostanti e un’esposizione invidiabile. Negli anni successivi l’edificazione della scuola materna ne ha certamente limitato la possibile espansione andando a occupare l’area prativa a sud e riducendo il preesistente campo da calcio a un campetto verde da calcetto con le tribune a gradoni ricavate dalla scarpata confinante ma, di fatto, ha creato un parco raccolto e sicuro sempre più apprezzato da residenti, turisti e famiglie dei paesi limitrofi, nonostante, dopo la fusione con il Comune di Dimaro, per varie traversie, il biolago sia rimasto non accessibile per lunghi periodi. Uno spazio che è stato utilizzato anche per attività pubbliche come le prove dimostrative dei vigili del fuoco, gli eventi sportivi rilevanti come la partenza di gare ciclistiche e, in emergenza per l’atterraggio dell’elicottero. Speriamo che l’amministrazione capisca e tenga conto di queste cose. 

Intanto la lettera con quasi duecento firme è stata spedita e si vedrà la risposta del Comune.



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