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Un paradiso per sceicchi

lun 01 apr 2024 15:04 • By: Alberto Mosca

Le Apt della Val di Non e della Val di Sole puntano all’affare del secolo

Già qualche anno fa una delegazione di emiri del golfo era arrivata nelle valli del Noce in cerca d’acqua pura per dare bere ai grandi deserti, in cambio di petrolio; fu in quell’occasione che le nostre ambite terre coltivate e turisticamente evolute divennero oggetto di desiderio da parte delle monarchie dei petrodollari. Tanto che, in questi mesi, avrebbero studiato e presentato una proposta di partnership in campo turistico a più largo raggio.

In gran segreto una delegazione guidata dal principe Narossih Shubit Al-Mhont ha raggiunto le sedi delle aziende turistiche a Malé e a Fondo: scopo della missione illustrare un progetto, inutile dire, da nababbi, tale da sconvolgere le valli e le loro attività.

Così, en passant, i bene informati riferiscono che tanto amore per la Val di Non sia nato nel momento in cui il principe Al-Mhont scoprì la località Catàr, da cui il santo e la chiesa; il fatto di poter associare le valli del Noce alla sua terra natale, il Catàr appunto, ha acceso un amore sconfinato. Tant’è che ora, dopo il Catarino da Dres, avremo il Catarino Al-Mhont.

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Un altro cambiamento toponomastico sarà richiesto: Folgarida, campo delle felci, ritenuto inappropriato, diventerà una più suggestiva ed evocativa Palmira.

Ma torniamo ai dettagli del progetto turistico arabo-solandro-noneso: in buona sostanza si tratta di destinare l’intera area delle due comunità di valle a riserva ludico-turistico-ricreativa per gli sceicchi del golfo, che in tutte le stagioni potranno frequentare paesi, boschi, montagne per il loro diletto e quello di famiglie e amici.

Per garantire la tranquillità necessaria a tali nobili passatempi, va da sé che ogni altra attività economica, specialmente se rumorosa o impattante dal punto di vista ambientale, andrà dismessa: chiuderanno le aziende artigianali e industriali, mentre potranno proseguire l’attività solo quelle turistiche legate alla ricettività e al divertimento.

Inoltre, i parchi, i castelli, i musei e gli ecomusei già esistenti riceveranno ingenti fondi per migliorare strutture e progetti di studio e valorizzazione; nuovi parchi e musei inoltre saranno aperti.

Non ci saranno ripercussioni sull’occupazione, dato che il personale disponibile sarà impiegato, secondo l’inclinazione, per mansioni di guida turistica o ambientale, di giardinieri e manutentori dei boschi e dei prati, oltre che come pastori nelle malghe e nelle stalle, cuochi e camerieri, artisti di varia foggia per l’intrattenimento di qualità.

Da questo punto di vista, cesserà, anzi sarà proibito, l’allevamento di maiali e il consumo, diretto o derivato della loro carne; sarà un pezzo di tradizione gastronomica che andrà a sparire, è vero, ma i vantaggi che ne deriveranno saranno immensamente maggiori rispetto a due luganeghe o tre mortandele, che poi i maiali manco sono allevati in loco.

Inutile aggiungere che l’enorme afflusso di famiglie dal golfo richiederà la disponibilità di luoghi di culto appropriati, tanto che si sta già definendo la costruzione di nuove grandi moschee.      

Insomma, se il piano andrà a buon fine, le valli del Noce diventeranno un paradiso per sceicchi, un’oasi protetta e riparata in cui vivere e lavorare felicemente, senza pensieri tanto ci sarà chi ci pagherà per divertirsi come non mai.



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