TRENTO. Si
susseguono nelle ultime settimane i tentativi di truffe online, spesso portate avanti
attraverso richieste di denaro necessarie a sostenere fantomatiche cure salva
vita. L"ultima, in ordine di tempo, ha avuto però un bersaglio
inaspettato: la Questura di Trento. È stato infatti pubblicato dall"utente
"Charlotte Petra" un commento ad un post della Questura cittadina. Di seguito si riporta il commento in questione nella sua versione
integrale: "Ciao, mi dispiace contattarti in quel modo. Ho
appena visto il tuo profilo e penso che tu sia la persona giusta per me. Ad
ogni modo, mi chiamo Charlotte Gudrun Petra, sono una donna tedesca di nascita
e vivo in Portogallo.
Ho una malattia grave, un cancro alla gola che mi
condanna a morte certa, e in totale ho 800.000 euro, che vorrei trasmettere a
una persona affidabile e onesta. Ho una società che importa olio d'oliva rosso
in Portogallo e 6 anni fa ho perso mio marito, l'ho sperimentato molto e non
posso sposarmi fino ad oggi, non abbiamo figli. Voglio donare questo
importo prima di morire in modo che i miei giorni siano contati a causa di
questa malattia per la quale non riesco a trovare una cura, ma una società
calmante in Portogallo non vuole sapere se puoi usare questa donazione. Questa
è la mia e-mail: charlottegudrunpetra@gmail.com". Tuttavia, non vi è stata - da parte del personale della
Questura - alcuna interazione, necessaria affinché questa tipologia di truffa
potesse avere successo. Questo infatti il metodo che viene utilizzato in questi
casi: una somma di denaro allettante, accompagnata ad una storia commuovente,
viene messa a disposizione dell"utente inconsapevole, a fronte
dell"effettuazione di un bonifico immediato affinché tale somma "“ asseritamente
"bloccata", come in questo caso "“ possa essere trasferita al cittadino ignaro
della truffa.
Si invita quindi la cittadinanza a fare attenzione ad
ogni improvvisa richiesta di denaro da parte di enti, di estranei, nonché di
quelle provenienti da fantomatici figli che lamentano lo smarrimento del
proprio telefono cellulare e richiedono "“ attraverso un numero di telefono
diverso dal proprio - denaro per cure mediche improvvise, segnalando
tempestivamente ogni operazione sospetta alle Forze dell"Ordine.
Attualità
Truffe senza frontiere
Bersaglio inaspettato la stessa Questura di Trento
