ven 14 giu 2024 09:06 • Dalla redazione
Il Servizio Faunistico fornisce alcune precisazioni per confutare i sospetti di alcune associazioni animaliste
TRENTO. Nessuna
intenzione della Provincia autonoma di Trento di indurre la magistratura a
seguire tracce fuorvianti: il Servizio Faunistico fornisce alcune precisazioni
per confutare i sospetti di alcune associazioni animaliste, in merito alla
vicenda dell"esemplare F36. Si tratta dell"ennesima puntata legata ai ricorsi
contro la rimozione di esemplari pericolosi, a tutela della sicurezza delle
persone. Nello specifico, ecco i fatti.
Il 30 luglio 2023 l"orsa F36 aveva attaccato due escursionisti sui monti sopra Roncone, nelle Giudicarie. Un episodio classificato da Ispra e dalla Provincia quale corrispondente al livello di pericolosità 15 su 18 del Pacobace (fattispecie "orso attacca con contatto fisico per difendere i propri piccoli"), per il quale il Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali prevede la rimozione.
Una
settimana dopo l"attacco, il 6 agosto 2023, sempre
sul territorio comunale di Sella Giudicarie, un"altra
coppia di escursionisti aveva subìto un falso
attacco da parte di F36. L"animale era stato catturato ai fini
dell"applicazione del radiocollare e rilasciato il 29 agosto 2023.
Il 7 settembre 2023 era scattato il decreto di abbattimento dell"animale a
firma del presidente della Provincia, successivamente sospesa dal Tar di Trento
e dunque modificata in ordine di cattura. Le attività condotte nei confronti di
F36 per eseguire l"autorizzazione alla rimozione non hanno avuto successo. Il
27 settembre 2023, la carcassa dell"animale è stata rinvenuta morta in val di
Bondone (comune di Sella Giudicarie). Il 25 ottobre 2023 il Tar ha infine
dichiarato l'improcedibilità dei ricorsi proposti dalle associazioni animaliste
contro la rimozione dell"animale, alla luce della sua morte. Il 19 febbraio
2024 era stato comunque presentato appello al Consiglio di Stato e dunque la
Provincia ha depositato la documentazione in proprio possesso il 30 maggio, tra
cui quella relativa all"esame autoptico di un esemplare diverso da F36. Un
errore materiale compiuto evidentemente in buona fede, dato che
l"Amministrazione non è ancora entrata in possesso della documentazione
relativa agli esami necroscopici compiuti sull"animale dall"Istituto
zooprofilattico sperimentale delle Venezie, come peraltro riportato anche nel
Rapporto Grandi carnivori 2023 di recente pubblicazione.