mar 23 lug 2024 08:07 • Dalla redazione
Presentato il Bilancio di missione 2023
TRENTO. 545.670
presenze sull"intera Rete MUSE, 54% del budget autofinanziato e 8.700.000 euro
restituiti all"economia locale in termini di impatto diretto e indiretto. Sono
solo alcuni dei dati raccolti nel Bilancio di missione 2023, lo strumento
strategico con cui il museo rendiconta le proprie attività e verifica, anno
dopo anno, la corrispondenza tra quanto atteso in termini di programmazione e
quanto realizzato.
Presente la vicepresidente della Provincia, Francesca Gerosa che ha sottolineato come: "A dieci anni dall'inaugurazione, il MUSE è riconoscibile come un museo accessibile, relazionale e partecipativo, motore di coesione sociale e promotore di diritti culturali, sociali e ambientali. Ma servono ora nuove sfide per fare ulteriori passi in avanti: lavorare per un"internazionalizzazione sempre più pronunciata con collaborazioni basate su questioni emergenti che stabilizzino e potenzino il ruolo del MUSE nel panorama della ricerca specialistica a scala globale e contemporaneamente lo mantengano protagonista colto e raffinato a livello locale; impegnarsi per una politica di ampliamento diversificato e soprattutto orientato alla fidelizzazione delle diverse tipologie di pubblico attraverso progettualità sempre più innovative e interdisciplinari; infine per dare vita a un"organizzazione basata su una sempre maggiore partecipazione esterna e coesione sistemica interna, difendendo le professionalità che vi lavorano, arricchendole, potenziandole e costruendone di nuove se necessario. La vera sfida che ci attende è la capacità di aggiornare il ruolo sociale dei musei, il loro essere al servizio delle comunità in maniera sempre attenta, intenzionalmente critica, facendo crescere occhi attenti a vedere e pensieri pronti a riflettere".
Il neopresidente MUSE Stefano Bruno Galli ha affermato: "In due lustri il museo è
cambiato. È cresciuto sul piano organizzativo interno e dal punto di vista
museologico. È mutata anche la fisionomia della società nella quale il museo si
è inserito, una evoluzione, quasi una metamorfosi, che ci guida nel tentativo
di traguardare il futuro. Il MUSE a tale riguardo è un avamposto impegnato a
intercettare la complessità del presente e a tradurla in azioni concrete dal
punto di vista della proposta culturale. Con le nostre iniziative e con i
cantieri di ricerca che apriremo dobbiamo indicare in primo luogo la strada per
recuperare una nuova e migliore armonia con la natura".
Presenti alla conferenza stampa anche Michele
Lanzinger, Presidente ICOM Italia, Elisabetta
Bozzarelli, vicesindaca del Comune di Trento e Alberta Giovannini, sostituta direttrice Ufficio organizzazione,
risorse umane e servizi di gestione del MUSE.
Il MUSE "“ Museo delle Scienze, hub culturale in
continua evoluzione, chiude il 2023, anno che ha festeggiato i dieci anni
dall"apertura del museo, con 452.870 presenze. L'intera Rete MUSE,
composta da Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del
Monte Bondone, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museo delle
Palafitte del Lago di Ledro e Palazzo delle Albere a Trento, ha accolto un
totale di 545.670 presenze, ristabilendo il trend pre-pandemia di oltre
mezzo milione di persone l"anno e confermandosi tra le realtà museali più
visitate d"Italia. Atteso in autunno il traguardo dei 5 milioni di
visitatrici/ori dall"apertura.
A livello di sostenibilità economica il MUSE si autofinanzia per il
54% delle spese; 8.700.000 euro è l"ammontare dell'impatto fiscale diretto
e indiretto che il museo ha generato per l"economia locale (+4,2% rispetto
al 2022). Un centinaio le collaborazioni in Italia del settore ricerca, 19 in
ambito europeo e 11 su scala mondiale.
Misurata per la prima volta anche l"impronta di carbonio (carbon footprint) del
MUSE, pari a 838 tonnellate di CO2, in parte mitigata da varie forme di
risparmio energetico.
Tra i traguardi più rilevanti del 2023, l"adozione del P.E.B.A. (Piano per
l"eliminazione delle barriere architettoniche), una iniziativa per rendere il
museo sempre più accessibile; la vittoria del bando PAC "“ Piano per l"Arte
Contemporanea, che ha premiato la ricerca del museo sui temi dell"Antropocene;
l"adozione del GEP "“ Gender Equality Plan, il piano per l'uguaglianza di
genere; e l"apertura dello spazio collettivo MUSE Agorà per confrontarsi sulla
crisi climatica in atto. Il MUSE ha ricevuto il primo premio "CULTURA +
IMPRESA 2022-2023", che celebra il legame tra le istituzioni culturali e
le aziende, e ha visto la riconferma del marchio UNICEF "Museo amico delle
bambine, dei bambini e degli adolescenti".
Il 2023, anno del decennale del museo, si è chiuso
con 452.870 presenze (545.670 presenze se ci calcola l"intera Rete
territoriale MUSE). Di queste, il 68% proviene da fuori provincia (31% Veneto,
25% Lombardia, 17% Emilia-Romagna); l"8% dall"estero.
I primi sette mesi del 2024 rispecchiano il buon andamento dell"anno scorso:
dal 1° gennaio al 22 luglio 2024 oltre 290.000 persone hanno visitato il
museo e partecipato alle molte iniziative proposte (oltre 340 mila su tutta la
Rete). In autunno si stima si possa raggiungere il traguardo dei 5
milioni di presenze dall"apertura del museo nella sede di corso del Lavoro
e della Scienza.
Il pubblico scolastico rappresenta oltre il 20% del totale: nel 2023 i servizi
educativi del museo hanno coinvolto 121.481 utenti, quasi il doppio rispetto al
2022, proponendo 87 differenti attività (di cui 12 di nuova
programmazione).
Relativamente all"offerta culturale declinata in eventi rivolti al vasto
pubblico, il 2023 ha visto la realizzazione di 74 appuntamenti e 4
nuove mostre temporanee (Wild City, Anima Mundi, Quanto e Sciamani).
Da menzionare la grande festa del decennale MUSE (22 luglio 2023), 10 ore
non-stop di spettacoli, incontri scientifici e concerti che hanno richiamato
oltre 10 mila persone. Nel 2023 hanno lavorato al MUSE e presso le sedi territoriali 286
persone. L"età media è 43 anni; il 60% è di genere femminile. Un museo sempre più attento alla partecipazione, all"accessibilità , alla
parità di genere e ai nuovi linguaggi. Il 2023 si è caratterizzato anche per
diversi riconoscimenti e progetti che hanno permesso al museo di proiettarsi
ancora di più nel futuro e stare al passo con le sfide attuali. In primo luogo, l"adozione del P.E.B.A (Piano per l"eliminazione delle barriere
architettoniche), un documento che guida il museo nelle scelte da intraprendere
nella direzione del benessere, per una risposta ai bisogni delle realtà sociali
più fragili. L"obiettivo è quello di rendere accessibili i musei alle persone
con disabilità e garantire l"accesso universale alle opere d"arte, ai reperti e
alle esperienze culturali. Sempre in ambito accessibilità il finanziamento PNRR
(M1C3 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche,
archivi) ha permesso di rendere ancora più inclusiva la visita agli orti, al
giardino e agli spazi verdi MUSE, attraverso una progettazione partecipata che
ha coinvolto direttamente i rappresentanti dei soggetti interessati. Un altro documento adottato dal MUSE, primo museo trentino e tra i primi in
Italia a dotarsi di questo strumento, è il GEP "“ Gender Equality Plan, il piano
per l'uguaglianza di genere, che sancisce l"impegno dell"istituzione nel
garantire al proprio interno pari opportunità , prevenire le discriminazioni e
valorizzare le persone e i loro talenti. Tra i riconoscimenti più importanti c"è anche il PAC "“ Piano per l"Arte
Contemporanea 2022-2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività
Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha dato al MUSE il via libera ad
istituire la prima collezione d"arte dell"Antropocene nell"ambito del progetto
multidisciplinare tra arte e scienza "We Are the Flood". Da menzionare, inoltre, il premio "CULTURA + IMPRESA 2022-2023", il più
importante riconoscimento italiano dei progetti che vedono giocare in squadra
la Cultura e le Imprese, nella sezione Sponsorizzazioni e Partnership, per il
progetto "La Galleria della Sostenibilità ". Riconfermato l"impegno del museo a
favore dei diritti dell"infanzia con la riconsegna da parte dell"UNICEF del
marchio "Museo amico delle bambine, dei bambini e degli adolescenti". Tra le novità , anche l"apertura - in occasione della COP28 di Dubai - dello
spazio collettivo di "MUSE Agorà ", la "piazza" del museo dove cittadine e
cittadini sono invitati a confrontarsi e discutere di crisi climatica e idee di
futuro.
Il MUSE è anche un centro di ricerca riconosciuto a
livello locale, nazionale e internazionale, che collabora con 98 enti di
ricerca e università italiane, 19 a livello europeo e 11 su scala globale. Nel
2023 le ricercatrici e i ricercatori MUSE hanno lavorato a oltre 150 progetti
che comprendono pubblicazioni scientifiche, report tecnici e attività di
diffusione della conoscenza scientifica.
Le collezioni del museo, che spaziano dalla botanica all"archeologia, dalla
zoologia alla geologia, sono 336 e custodiscono un patrimonio di ben 5.608.500
reperti. La comunità MUSE cresce anche online. Il sito web del
MUSE, completamente rinnovato da inizio 2023, è stato visitato da 889.837
utenti per un totale di 2.839.092 pagine visualizzate. I canali social MUSE
(aperti nel 2023 anche WhatsApp e Telegram) raccolgono 177.184 follower
(+7% rispetto al 2022). La rassegna stampa conta oltre 4.300 uscite su stampa cartacea e online, tv e
radio. Il nuovo programma Membership, nel suo primo anno, ha raccolto oltre 600
adesioni e ha coinvolto una community di oltre 2.000 persone. Il bilancio finanziario 2023 ha determinato una spesa
pari a 11.293.441 euro, di cui il 54% è autofinanziata.
L'autofinanziamento è costituito principalmente da biglietti di ingresso e
attività educative (24%), da servizi di consulenza culturale e scientifica
(7%), ma anche, per una percentuale dell"10%, da elementi accessori (MUSE Shop,
affitto sale, sponsorizzazioni). È pari a 8.700.000 euro, invece, l'impatto
fiscale diretto e indiretto che il museo ha generato per l"economia locale
(+4,2% rispetto al 2022). Nell"ultimo anno i fornitori sono stati 900. Il MUSE nel 2023 ha generato un"emissione di 838
tonnellate di CO2. Per la prima volta il museo ha deciso di stimare la propria
carbon footprint (impronta di carbonio), affidando il calcolo a un soggetto
terzo, nell"ottica di non essere solo un"istituzione che promuove, sensibilizza
e educa all"adozione di pratiche di sostenibilità ambientale, ma di prender
consapevolezza in prima persona dell"impatto ambientale generato con la propria
attività , per poter pianificare policy di mitigazione ulteriori alle buone
pratiche già in essere (illuminazione a LED, utilizzo materiali di recupero,
miglioramento raccolta differenziata, sensibilizzazione continua del personale
per fare pendolarismo con mezzi pubblici).