mer 31 lug 2024 18:07 • By: Lorena Stablum
Vivace dibattito durante il consiglio comunale di Dimaro Folgarida sull'approvazione dello strumento comunale
DIMARO FOLGARIDA. "È un piano a fetta di salame". "Non L"ho fatto io". È stato uno scambio di vedute piuttosto acceso quello che si è consumato ieri sera, 30 luglio 2024, in consiglio comunale a Dimaro tra il capogruppo della minoranza Alessandro Fantelli e il sindaco Andrea Lazzaroni. Il motivo del contendere l"aggiornamento del piano d"emergenza relativo all"area del conoide del rio Rotian che il primo cittadino, seppur non tenuto, ha voluto portare in approvazione da parte del consiglio.
Il documento, che definisce in via preventiva, quando si verifica un evento calamitoso, le responsabilità e i compiti di chi deve intervenire, la catena di comando e le risorse da attivare per la salvaguardia dei cittadini e del territorio, introduce, in virtù dei lavori effettuati e quelli ancora da ultimare a seguito di Vaia, una riperimetrazione dell"area di esondazione del corso d"acqua e una riduzione degli scenari di rischio con una diversa previsione delle soglie di attivazione del piano e va a sanare una serie di discrasie "“ soprattutto in riferimento ai termini adottati "“ tra lo strumento comunale e il piano generale.
Le nuove indicazioni tuttavia non hanno convinto il gruppo di minoranza che, al momento del voto, ha espresso la propria contrarietà chiarita dalle osservazioni di Fantelli. "Si tratta di un piano fatto da altri che viene approvato dal sindaco e del quale, nei prossimi anni, ne avrà responsabilità proprio il sindaco, chiunque esso sia "“ ha commentato il consigliere -. E che proprio per questo non ci sentiamo di avallare. Ci sono diverse situazioni previste dal piano che non ci quadrano. Mi aspettavo che a fronte di milioni investiti nell"area, gli scenari di emergenza non venissero ridotti aumentando le soglie di evacuazione. Così come noto che la riperimetrazione è stata fatta in modo puntuale, come se si trattasse di una fetta di salame: si dice che da una certa abitazione in là c"è pericolo e da un certo punto in qua invece siamo al sicuro. Chiunque abbia vissuto quei momenti sa benissimo dove sono finiti i detriti del Rotian. Inoltre - ha aggiunto Fantelli "“, si valutano i rischi solo a valle. Ma si dovrebbero considerare anche quelli a monte, guardando a Folgarida: inserirei una postilla su questo aspetto". Fantelli ha quindi consigliato il sindaco di "prendere tempo" prima dell"adozione del piano e di discuterne "ancora un po" con la Provincia".
"Il piano è di fatto un piano comunale ma è stato redatto dai servizi provinciali "“ ha ribattuto Lazzaroni -. Sarebbe un atto in capo al sindaco ma ho scelto di portarlo a condivisione con l"intero consiglio. Quanto avvenuto e la zona del Roian sono stati studiati a lungo e il piano è stato redatto sulla base degli episodi avvenuti in precedenza. È uno strumento di protezione della nostra popolazione e deve necessariamente essere uno strumento dinamico ed elastico".