ven 02 ago 2024 10:08 • Dalla redazione
La ricostruzione dei fatti da parte di Marco Pangrazzi e Cristina De Stefani
RABBI. Sul caso della chiusura temporanea di Malga Polinar, in Val di Rabbi, a causa dell"inquinamento dell"acqua e la conseguente distruzione di un ingente quantitativo di forme di formaggio, intervengono direttamente i due gestori, Marco Pangrazzi e Cristina De Stefani.
"Intendiamo fornire - scrivono - una ricostruzione precisa degli eventi, basata sui documenti ufficiali in nostro possesso, e come verbalizzato in documento ufficiale dei Nas"
Quindi la nota prosegue: "In merito alla tempistica. Acquisto dello sterilizzatore: lo sterilizzatore a raggi UV è stato acquistato a metà maggio, ben prima dell'apertura stagionale. Il ritardo nell'installazione è stato causato da un problema tecnico della ditta fornitrice, risolto solo pochi giorni fa. Campionamenti dell'acqua: il primo campionamento (29 maggio) ha dato esito negativo.
Il secondo campionamento (1 luglio) è stato inviato direttamente all'ufficio igiene pubblica di Cles. Il 2 luglio i campioni sono arrivati all"Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il 5 luglio c"è l"esito positivo delle analisi. Il 18 luglio l"esito è stato comunicato al Comune di Caldes, a un indirizzo email errato diverso da quello indicato nella scheda di accompagnamento del campione. Il 29 luglio abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale. Non appena abbiamo avuto notizia del risultato positivo, abbiamo immediatamente contattato l'ASUC che ha avvisato l'ufficio di sanità pubblica per le indicazioni del caso".
"Questi sono i fatti "“ proseguono i gestori - e abbiamo alcune considerazioni da fare: ci chiediamo chi sia responsabile della tardiva comunicazione di un risultato così importante, soprattutto considerando che si tratta di salute pubblica. È incoerente pensare che noi gestori potessimo avere alcun interesse nell'occultare un problema che avrebbe danneggiato la nostra reputazione, la salute dei nostri clienti e la qualità dei nostri prodotti. Siamo profondamente amareggiati per quanto accaduto. Abbiamo sempre operato con la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza dei nostri prodotti e servizi. Riteniamo che questa vicenda sia stata gestita in modo non corretto e auspichiamo che si faccia chiarezza al più presto sulle responsabilità . Ringraziamo tutti coloro che ci stanno dimostrando vicinanza in questo momento difficile".