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Arte Pineta ancora più ricco

sab 10 ago 2024 10:08 • By: Elena Gabardi

Due nuove opere arricchiscono il parco di Cavareno

CAVARENO. Terminate due nuove spettacolari installazioni artistiche nel Parco Pineta a Cavareno: "Sort" e "Gorev". Il parco d"arte naturale, iniziato nel 2023 con un bando finanziato dall"Unione europea, si offre oggi ai visitatori con 5 opere, realizzate in collaborazione con Ledro Land Art e artisti internazionali.

Facilmente raggiungibile a nord del centro abitato, ci si inoltra brevemente lungo il sentiero tra alberi secolari ed il cinguettare pacifico dei suoi residenti. Tra le fronde si intravede una figura molto comune nel nostro passato: il mulo, animale dalla tempra quasi eroica. Ecco la "Sort", che fa rivivere un antico lavoro, che da tempo immemore ha permesso la sopravvivenza alla gente di montagna nei lunghi inverni trentini. A realizzarla l"artista trentino Matteo Cretti, che a partire da ciò che era presente nella pineta, dei semplici rami di faggio e nocciolo, ha rievocato lo spirito autentico del mondo rurale e naturale, che emerge vigorosamente in quest"opera. «Praticamente ho fat la sort per far la Sort», scherza.

La sort è il termine dialettale, che indica la particella di legna del bosco che nelle comunità montane veniva assegnata "a sorte" alle famiglie, quale legna da ardere per potersi riscaldare. Piante e ramaglie venivano tagliati e caricati su slitte, spesso costruite in casa, in grado di districarsi meglio rispetto al carro sui sentieri e più efficaci su pendii e terreni impervi. A trainarle fino a dimora, il mulo, fedele compagno dei tempi che furono, forte e caparbio nel superare fatica e avversità . Emblema della vita di montagna, il mulo ci ricorda le virtù dei nostri antenati, capaci di superare le sfide e la durezza del lavoro quotidiano di un tempo, neanche tanto lontano, ma già dimenticato.

Procedendo nel percorso si scopre la poderosa opera "Gorev, il Raccoglitore di Cavareno", del Collettivo Pickwick. Gli artisti che lo compongono, Alberto Strain, Cristian Lunghi, Oreste Lohs, Jacopo Lohs e Daniel Planchesteiner, si sono ispirati alle leggende per la realizzazione di una colossale creatura antropomorfa. Per pelle corteccia di larice, una grossa radice trovata sul posto ne crea la chioma, fuoriesce dalla vegetazione in un"atmosfera surreale, gettandosi su una mela, frutto per antonomasia della val di Non e storico oggetto di curiosità , metafora del nuovo e della conoscenza.

La curiosità spinge il Raccoglitore di Cavareno fuori dalla selva protettrice, custode dei suoi segreti. Un desiderio irrefrenabile lo spinge, scoprire il nuovo. E nel frutto scorge il proprio riflesso: appartengono entrambi allo stesso mondo. Un gesto semplice, che cristallizza l"incontro tra naturale e artificiale, tra Uomo e Natura, che ci invita a riflettere sul rapporto che intercorre tra l"ambizione umana di governare le forze della Terra e la consapevolezza di farne parte imprescindibilmente, legati in un unico destino.

"Arte Pineta" è un percorso liberamente accessibile tutto l"anno, a ingresso gratuito per rendere fruibile a grandi e piccoli un"oasi di pace a pochi passi dallo stress della vita quotidiana. Una passeggiata rilassante ed emozionante, in un ambiente animato dai suoni della natura, dove l"uomo cerca con essa un dialogo rispettoso e creativo attraverso opere d"arte che si fondono perfettamente nell"ambiente naturale. Una scelta dell"amministrazione comunale che ha voluto valorizzare la bellezza di una pineta centenaria senza stravolgerla e veicolare un messaggio di promozione della coesistenza tra uomo e natura.

 



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