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Come una formica magrolina

mar 20 ago 2024 08:08 • By: Giulia Colangeli

Alessandro De Bertolini apre la Settimana della Montagna 2024

MALÈ Al via la IV edizione della Settimana della Montagna, inaugurata con una piazza piena per la prima partecipatissima serata dedicata al cicloviaggiatore Alessandro De Bertolini: dalla Mongolia ha attraversato l"Asia nel 2023, per poi raggiungere il Tibet in bicicletta, in solitaria, con tenda e sacco a pelo.

Un"impresa trasformata in avvincente racconto di viaggio, un monologo che ha tenuto la platea incollata al grande schermo, laddove le immagini dell"avventura scorrevano accompagnando le parole dell"oratore: oltre l"Himalaya, il deserto del Gobi, i grandi altipiani, la Muraglia cinese.

"La bicicletta è abbastanza veloce da non impantanarti nei luoghi che incontri" ha chiosato De Bertolini, parlando così di un mezzo che non garantisce solo movimento, quanto più la possibilità di godersi a ritmo lento paesaggi esotici senza sentire la necessità di fermarsi, di non proseguire un viaggio impegnativo e alienante.

Eppure l"amarezza della solitudine, unica compagna del viaggiatore solitario, bussa alla porta solo a viaggio concluso: "Non sento il peso della solitudine mentre attraverso un continente per tre mesi in bicicletta" ha spiegato con intensità De Bertolini, "quella solitudine mi torna addosso quando arrivo a casa perché non ho nessuno da guardare negli occhi con cui condividere ciò che ho vissuto".

E così la possibilità di raccontare un"esperienza si è trasformata in un"occasione di condivisione, di riflessione e comprensione viva dell"esperienza stessa. Sulle due ruote "ti passa un continente sotto i pedali", con le sue sfaccettature, microcosmi e macrocosmi che sopravvivono costruiti su regole precise e incomprensibili agli esterni.

De Bertolini non ha solamente riportato al suo pubblico un"esperienza di viaggio in bicicletta, ma ha offerto uno sguardo dall"interno su località sconosciute o dimenticate dal mondo occidentale, sottolineando che: "Siamo noi l"eccezione, quei pochi che stanno bene. Al di fuori della nostra bolla c"è un mondo di umanità che sta male o sta malissimo e il luogo di nascita non è una medaglia al valore".

Con l"entusiasmo e la curiosità di un novello Tiziano Terzani, la lucidità dell"esploratore che viaggia e osserva per narrare, De Bertolini ha raccontato storie di popoli, criticità e ricchezze di Paesi diversi dal nostro, spostando l"attenzione dall"eccezionalità dell"esperienza alla grande bellezza dei territori attraversati, affrontando con leggerezza anche delicate e controverse questioni sociali.

"Credo non ci sia niente di speciale nell"attraversare l"Asia in bicicletta con tenda e sacco a pelo, è la nostra società che lo fa sembrare strano, ma è anche la nostra società a renderlo possibile" le sue ultime parole, inno e invito: "Tutti possono farlo, io non sono un atleta, sono una persona normale".



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