TAIO. La giornata di inaugurazione della nuova funivia delle mele di Melinda si è conclusa a Taio con il convegno pomeridiano “Agricoltura, il futuro si gioca in difesa”, una riflessione a più voci sugli strumenti e sulle alleanze necessarie per garantire la produzione agricola in un contesto sempre più complesso, tra nuove sfide e nuove tecniche.
Dopo i saluti e i ringraziamenti della prima cittadina di Predaia Giuliana Cova, ha inaugurato il convegno l’assessora provinciale all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, ricordando le sfide legate alle fitopatie e alla gestione dell’acqua, centrali nel dibattito, sottolineando che “Il Trentino ha una leva importante che è la cooperazione” e che il territorio “saprà vincere le sfide di domani collaborando e stando insieme”. Una riflessione abbracciata da tutti gli ospiti ai tavoli di confronto.
Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, ha rimarcato l’impegno del governo sul PNRR, riconoscendo un lavoro “di ascolto e di impegno” e affermando che “qui non vince qualcuno, vince il Paese e noi abbiamo bisogno di riaffermare l’agroalimentare e la nostra capacità di essere competitivi” poiché “grazie a questi progetti ci giochiamo parte di competitività”.
Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha ribadito il ruolo centrale del settore primario, rivendicando gli investimenti sull’agricoltura, la rimodulazione del PNRR e un approccio integrato alla difesa, dal fondo Agricat alla revisione degli agrofarmaci.
Con slancio ha invitato il pubblico e i presenti ospiti a ricordare che “gli agrofarmaci sono medicine da usare quando servono” e che è difficile “immaginare di avere a livello mondiale la concorrenza di chi le può usare” perché diminuisce la produttività del sistema in Italia.
Nel panel tecnico moderato da Giuseppe Blasi, il presidente del Consorzio Difesa dei Prodotti Agricoli Giovanni Menapace ha richiamato l’urgenza di «trovare un nuovo equilibrio» nella gestione del rischio, tra difesa attiva e difesa passiva, ricordando che «se viene meno la difesa passiva viene meno anche la sostenibilità economica». Camillo Zaccarini (Ismea) ha evidenziato il ruolo guida del Trentino e il legame tra filiere, famiglie e giovani. Samuele Trestini, professore di economia agraria presso l’Università di Padova, ha espresso preoccupazione per la nuova proposta europea sui fondi di gestione del rischio, sottolineando l’assenza di una valutazione d’impatto, tema caldo nel confronto. Albano Agabiti, presidente Asnacodi, ha ricordato che senza i risarcimenti ottenuti negli anni in seguito a catastrofi naturali «forse oggi non saremmo qui», richiamando la necessità di innovare e di evolvere dal punto di vista tecnologico, soprattutto per far fronte alle nuove sfide ambientali.
Nel secondo panel hanno dialogato Roberto Simoni (presidente della Federazione Trentina della Cooperazione), Davide Vernocchi (presidente Organizzazione di Produttori Apo Conerpo), Gerardo Diana (presidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP) ed Ernesto Seppi, presidente del Consorzio Melinda, che ha lanciato allusioni sulla possibilità concreta che la funivia delle mele diventi modello per altre regioni d’Italia: una riflessione a quattro teste che ha attraversato la Nazione da nord a sud, analizzando le differenti strategie di cooperazione adottate nel Paese e le soluzioni condivise.
Il messaggio emerso è chiaro: non c’è futuro agricolo senza difesa strutturata, investimenti mirati e una cooperazione capace di tenere insieme territorio, imprese e comunità. Un disegno dal quale emerge un Trentino unito, capofila sul piano tecnologico e innovativo.



