TRENTO. Le Acli Trentine si schierano con chi contesta il progetto di realizzare un Centro di Permanenza per il Rimpatrio a Trento, ritenendo, come si legge in un comunicato, che i Cpr siano strutture “dalla dubbia efficacia e legittimità costituzionale nelle quali il governo vorrebbe rinchiudere e privare della libertà persone irregolari sul territorio italiano.
Luoghi di detenzione inadeguati che non rispetterebbero i diritti umani e potrebbero generare un clima di paura nello straniero spesso ridotto a problema di ordine pubblico, visione opposta al dovere dell’accoglienza”. La Provincia di Trento, si legge ancora, “ha stanziato 1,5 milioni di euro, risorse sottratte all’integrazione e all’inserimento dei migranti nella comunità trentina tra l’altro in un momento di carenza di forza lavoro.
Per questo il Consiglio provinciale delle Acli Trentine aderisce alle iniziative delle associazioni a cominciare dalla manifestazione di domani sabato 13 dicembre, corteo con ritrovo alle 14:30 in piazza Dante a Trento”.

