mar 15 ott 2024 16:10 • Dalla redazione
Approvato il Piano degli interventi del Servizio Bacini montani. Zanotelli: ‘Opere fondamentali per la sicurezza’
TRENTO. Prevenire e attenuare le conseguenze delle
alluvioni. Un obiettivo importante - perché tocca direttamente la sicurezza
delle comunità locali - al quale guarda lo stanziamento di 31 milioni 82mila
euro, secondo quanto previsto dal Piano degli interventi del Servizio Bacini
montani per la XVII legislatura. Il documento è stato approvato dalla Giunta
provinciale, su proposta dell’assessora all’ambiente, difesa idrogeologica ed
enti locali Giulia Zanotelli e definisce gli interventi programmati fino
al 2028 per la manutenzione diffusa di alvei e versanti, oltre che per la
realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica e forestale. “L'allerta
meteo di questi giorni e gli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra
provincia in primavera ed estate – in particolare a Vigolo Vattaro e nella zona
produttiva di Mattarello – rendono evidente ancora una volta quanto sia
importante continuare a lavorare per la prevenzione delle alluvioni” osserva
l’assessore Zanotelli, nell’evidenziare come con ben 18mila briglie e 900
chilometri di argini, il Trentino abbia messo in campo un imponente sistema di
difesa, potenziato dal Servizio Bacini montani grazie al nuovo aggiornamento
del Piano degli interventi. “Queste opere riducono significativamente i danni,
ma non possono eliminare completamente i rischi - continua l’assessore -. È
quindi fondamentale che ogni cittadino sviluppi una maggiore consapevolezza: in
caso di alluvione, ogni piccolo gesto di prudenza può fare la differenza. Un
appello che mi sento di lanciare specialmente in questa Settimana della
Protezione civile”.
Il Piano è stato illustrato oggi dall'assessore insieme al dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e al dirigente del Servizio Bacini Montani Lorenzo Malpaga.
Aggiornato con le maggiori risorse stanziate con l’assestamento di bilancio 2024-2026, il Piano degli interventi di sistemazione idraulica e forestale comprende anche gli interventi di somma urgenza dello scorso luglio 2024 sul rio Stanghet e sul rio Lavina Grande.
Gli interventi
sono stati condivisi con i 166 Comuni e Comunità.
Sono quattro gli interventi cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr): mitigazione della pericolosità idraulica del fiume Adige in
località Vela; riqualificazione del fiume Brenta a monte di Roncegno;
ripristino delle sezioni di deflusso e di riqualificazione ambientale della
Brentela di Levico; mitigazione della pericolosità idraulica del fiume Adige in
località Valdiriva a Rovereto. È inoltre programmato l’intervento di
realizzazione dei rialzi sugli argini della sponda destra sul fiume Sarca ad
Arco, a seguito del finanziamento statale per la mitigazione del rischio
idrogeologico.
È confermata la previsione di dedicare agli interventi riguardanti il
miglioramento ambientale - in particolare agli ambiti fluviali che ospitano o
potrebbero potenzialmente ospitare la trota marmorata - almeno il 3%
dell’importo complessivo degli interventi che verranno approvati e finanziati
nel corso di ciascuna annualità senza comportare un incremento della spesa
programmata.
Tenuto conto delle risorse finanziarie disponibili, il
primo aggiornamento del Piano in materia di sistemazione idraulica e forestale
riguarda in particolare i seguenti interventi.
Opere di sistemazione idraulico-forestale eseguite in
amministrazione diretta.
Per i lavori in amministrazione diretta, eseguiti sui vari bacini idrografici
della provincia (Sarca, Chiese, Noce, Adige, Brenta, Fersina e Astico
Cordevole), il Servizio Bacini montani si avvale di circa 160 operai e sono per
lo più 400 le imprese, in gran parte localizzate sul territorio, coinvolte per
la fornitura di materiali, il nolo a caldo dei mezzi meccanici e per i servizi
necessari all’esecuzione degli interventi, contribuendo in tal modo anche al
sostegno dell’economia locale. L’incremento riguarda interventi da avviare nei
prossimi mesi e le relative spese di gestione. Nel 2024: 3.621.512,20 euro; nel
2025: 5 milioni di euro; nel 2026: 3,2 milioni di euro.
Opere di sistemazione idraulico-forestale eseguite di
norma tramite imprese.
Le risorse sono destinate ai lavori da eseguire tramite imprese, con
particolare riferimento alle attività di trattamento della vegetazione in alveo
e allo svaso del materiale in eccesso - con un forte coinvolgimento delle
aziende locali - oltre che ad interventi e opere di sistemazione idraulico e
forestale. Nel 2024: 2 milioni di euro; nel 2025: 2.140.000 euro; nel 2026:
400mila euro.
Opere per la difesa idraulica di Trento e Borgo
Valsugana.
Si programmano le risorse provinciali degli interventi cofinanziati con fondi
Fesr 2021-2027 (fiume Adige in località Vela, fiume Brenta a Roncegno, Brentela
di Levico). Nel 2025: 350mila euro; nel 2026: 750mila euro.
Interventi previsti dal Piano generale di bonifica (in
delega al Consorzio trentino di bonifica).
Tramite delega al Consorzio trentino di bonifica, saranno eseguiti gli
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti dal Piano
generale di bonifica (fosse e impianti idrovori). Nel 2024: 150mila euro; nel
2025: 660mila euro.
Spese per interventi eseguiti per conto di Comuni ed
altri Enti in amministrazione diretta.
Si prevedono 200mila euro sul 2024 per interventi da eseguire per conto di
Comuni, in amministrazione diretta.
Spese per l'esecuzione di opera calamità ottobre 2020.
Riguarda la rimodulazione temporale e rideterminazione del costo degli
interventi già programmati sul bacino del fiume Noce. Nel 2024: 177.630,07
euro.
Spese per interventi cofinanziati Fesr 2021-2027.
Riguarda la programmazione dei 4 interventi. Nel 2024: 600mila euro; 2025:
4.592.550 euro; 2026: 3.550.000 euro.
Spese per interventi sul fiume Sarca.
Riguarda i lavori di realizzazione di rialzi arginali in sponda destra. Nel
2024: 80mila euro; nel 2025: 1,7 milioni di euro; nel 2026: 1.910.482,08 euro.