gio 17 ott 2024 11:10 • Dalla redazione
La vicenda di Denno chiusa con la confisca di 600.000 euro e un anno di reclusione con la condizionale
DENNO. Si è conclusa con il patteggiamento la vicenda giudiziaria che nel 2022 aveva portato al sequestro dell’impianto di recupero rifiuti di Denno, gestito dalla ditta Fiumeter srl, e del biotopo situato nei pressi del fiume Noce all’interno del quale l’azienda aveva abusivamente smaltito i rifiuti.
L’indagine denominata “Brennero”, coordinata dal Procuratore Capo Sandro Raimondi e dalla dott.ssa Alessandra Liverani della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Trento, condotta dai Carabinieri del N.O.E. e dagli ispettori del Nucleo Ispettivo dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, con la partecipazione anche di personale del Corpo della Forestale Provinciale, aveva permesso di accertare che Fiumeter, eludendo le norme tecniche e analitiche, smaltiva i rifiuti in quelle che avrebbero dovuto essere delle bonifiche agrarie, ma che di fatto si erano rilevate essere delle discariche abusive.
Dalle indagini era emerso che responsabili delle società avevano smaltito illecitamente circa 400.000 tonnellate di rifiuti, parte dei quali provenienti anche dai lavori per la realizzazione del collegamento tra la galleria di Base del Brennero e la stazione centrale di Innsbruck, in bonifiche agrarie della Valle di Non, aree di pregio destinate alla produzione agricola e alimentare.
Il Giudice ha disposto la confisca di 600.000 euro applicando la pena della reclusione ad anni uno per i titolari dell’azienda e mesi sei per il dipendente, con la concessione della sospensione condizionale della pena per tutti gli indagati.
Sono in corso le procedure di messa in pristino e/o
bonifica delle aree nelle quali sono stati illecitamente smaltiti i rifiuti.