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L'indimenticabile sorriso di un Grande Uomo

lun 21 ott 2024 11:10 • Dalla redazione

Venerdì a Malè la serata dedicata ad Enrico Molignoni

MALÉ. "L’indimenticabile sorriso di un Grande Uomo" è il titolo di una serata evento organizzata dalla Cooperativa Sociale GSH che si terrà venerdì 25 ottobre alle ore 21 al cinema teatro di Malè, dedicata ad Enrico Molignoni, nel decennale della sua morte (17 aprile 2014). Molti hanno avuto la fortuna di conoscere Enrico, una persona fragile ma, allo stesso tempo, un grande esempio di vita! Si faceva voler bene da tutti.

"Attraverso i suoi racconti autobiografici e alcune foto del suo album - spiega il presidente della Cooperativa Gsh Michele Covi - ripercorreremo la sua vita per arrivare così a conoscerlo più a fondo e a scoprire pagine della sua storia, che pochi conoscono. Durante la serata ci sarà chi porterà inoltre la propria testimonianza per ricordare e rivivere le sue piccole impronte di vita".

“Finché vive il ricordo di una persona, la sua presenza sarà sempre viva e vicina”. Questo è il pensiero dell’ideatore della serata, Roberto Genetti, educatore professionale presso la Cooperativa GSH che ha seguito Enrico mentre frequentava il centro “La Casa Rosa” a Terzolas e nell’intervento domiciliare, il fine settimana, presso la Casa di riposo di Malé.

Scrive Roberto: “Enrico aveva un idem diverso dall’ipse. C’era concordanza discordante fra l’essere esterno e l’essere interno. Chi lo incontrava vedeva un uomo fortemente disabile, incapace di muoversi, di parlare, quasi un “vegetale”, ma, come nel Il Piccolo Principe, l’essenziale è invisibile agli occhi. Chi lo conosceva bene come me, sapeva che in quell’esile corpo c’era un uomo forte, un uomo che amava la vita e amava gli altri. Grazie ai suoi racconti e al suo linguaggio unico riusciva a comunicare la sua voglia di vivere, i suoi sentimenti e le sue emozioni. Era meraviglioso”.

Nel decennale della sua morte, l’educatore Roberto ha desiderato dare voce alle parole inespresse di Enrico; ha raccolto i suoi scritti autobiografici e facendosi guidare dall’empatia che era nata fra loro, ha “amplificato” la sua voce e ha scritto un libro. Il racconto viene dall’ipse che aveva scelto lui. Sfogliando quelle poche pagine, si potrà conoscere Enrico per quello che veramente era, un uomo normale come tanti e ricco di tanta semplicità. Ciò che lo distingueva e lo rendeva unico era la discordanza con l’idem. Corpo e anima vivevano insieme, ma allo stesso tempo erano divisi.

Attraverso la sua “autobiografia romanzata” si vuole trasmettere al lettore quello che Enrico ha insegnato a molti: amare l’altro per quello che veramente è e non disprezzarlo per quello che appare. Nel libro sono raccolte le testimonianze di chi lo ha conosciuto, di alcune persone tra le tante che gli hanno voluto bene, per raccontare così del “presente” e degli anni in cui lui stava scrivendo del suo “passato”, della sua storia. Il libro sarà presentato e offerto a tutti nel corso della serata.

"Pur nella sua disabilità - conclude il presidente Covi - Enrico è riuscito a lasciarci un disegno chiaro e indelebile; sta a noi identificarlo e farlo nostro come modello di vita, umile e semplice, ma nel contempo impregnato di grandi e profondi valori".

 



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