lun 28 ott 2024 16:10 • Dalla redazione
La LAV e l'Oipa sottolineano le contraddizioni del voto
TRENTO. Una consultazione popolare dall’esito scontato, che non cambia nulla. È il commento della LAV, Lega Antivivisezione, all’indomani del voto che si è tenuto in Val di Sole. In una nota l’associazione animalista evidenzia come quello uscito dalle urne sia “lo sfogo di una parte di cittadini strumentalizzata dalla campagna orsicida lanciata da Fugatti. Una campagna d’odio che non ha minimamente inciso sulla percezione di sicurezza della maggioranza dei cittadini”.
L’associazione riflette quindi sull’affluenza al voto: “questo referendum - si legge nel comunicato stampa - ha portato alle urne meno persone (il 63% degli aventi diritto al voto) di quelle che avevano votato giusto un anno fa nelle stesse valli alle elezioni provinciali (il 64,9%), manifestando così un sostanziale disinteresse al tema, pur essendo residenti in aree frequentate dagli orsi”.
L’esito della consultazione, sottolinea ancora la LAV, non porterà comunque alcun cambiamento, orsi e lupi continuano a essere specie super protette da norme nazionali ed europee.
“Se i cittadini desiderano maggiore sicurezza, invece di continuare a farsi prendere in giro da Fugatti, che nella questione orsi ha trovato una miniera d’oro elettorale farebbero meglio a rivolgersi alla scienza, acquisendo tutte le informazioni necessarie e utili per poter continuare a fruire del territorio in piena tranquillità, consapevoli del fatto che orsi e lupi continueranno a essere loro vicini di casa” conclude l’associazione.
Lo taccia come “referendum inutile” quindi l’Oipa, l’organizzazione internazionale protezione animali. “La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare», osserva il responsabile Oipa per la Fauna selvatica, Alessandro Piacenza - Serviva quantomeno rivolgersi all'intero elettorato provinciale: limitarsi a chiedere un parere su un animale tutelato da leggi europee e nazionali a una fetta di popolazione così piccola porta a poco. Con tutto il rispetto per la gente della Val di Sole, stiamo parlando di 15 mila persone. Vi fosse anche stato un plebiscito per il sì, che non c'è stato, nulla sarebbe cambiato. Si stanno generando paura e insoddisfazione quando le strade da percorrere sono ben altre e non sanguinarie. La convivenza uomo-orso è possibile e va promossa a tutela delle singole vite e della biodiversità”.