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A Valter Vidi il Premio Marcello Meroni

mer 20 nov 2024 11:11 • Dalla redazione

Guida alpina, istruttore delle Guide, volontario del soccorso alpino, maestro di sci, è ‘creatura della montagna’

MILANO. A Milano nella splendida sala Alessi di palazzo Marino, dov'erano convenuti il "popolo della montagna" con i suoi esponenti cittadini e nazionali, personalità importanti del mondo meneghino in rappresentanza del Comune e dell'Università, uomini di cultura e volontari impegnati nel sociale e nella salvaguardia dell'ambiente, il Comitato del Premio Marcello Meroni, giunto alla sua 16ma edizione, ha consegnato a Valter Vidi il più ambito riconoscimento della serata, la "menzione speciale", a sottolineare i meriti di una persona "fuori dal comune".

Non solo per il suo modo semplice e modesto di relazionarsi col prossimo in rapporto all'entità e al valore del suo operato, ma perché in lui la giuria aveva individuato una persona dove si potevano trovare unite tutte insieme le qualità e gli ambiti operativi premiati ciascuno separatamente. Chiamato sul palco con lui, Giuseppe Ciaghi, presidente del Comitato della Targa d'argento - Premio internazionale della Solidarietà Alpina che ne aveva proposto la candidatura - peraltro senza informarlo - , ha definito Valter una "creatura della montagna", dove è nato, dove ha trascorso la sua vita, 74 anni portati bene, e dove tuttora vive, terza generazione col fratello Ferruccio (presente in sala) di una famiglia di guide alpine che hanno fatto la storia dell'alpinismo tra Dolomiti di Brenta e Adamello. Molto emozionato, Valter ha ringraziato gli organizzatori e la giuria che lo aveva prescelto, senza dimenticare, subissato dagli applausi del pubblico, la moglie Manuela per averlo supportato nelle sue iniziative.

Riportiamo a seguire il testo inviato a suo tempo dal Comitato Targa d'Argento di Pinzolo per una migliore comprensione di quanto realizzato da Valter Vidi: "Abbiamo pensato di proporre per il Premio Meroni Valter Vidi perché è una persona degna, tale da meritarselo. Anzitutto per le qualità dell'uomo, di una persona generosa, capace di grandi cose, che ha raggiunto traguardi rilievo importantissimi tenendosi sempre fuori dai riflettori, rimanendo sempre sé stesso: un uomo come pochi, semplice, genuino, umile e modesto. In secondo luogo per quello che ha fatto, sempre con la massima correttezza e generosità ovunque si sia trovato a operare: nel campo professionale (guida alpina, istruttore delle guide, maestro di sci), in quello del volontariato (soccorso alpino e associazioni correlate), in quello amministrativo (consigliere comunale e assessore a Pinzolo, punto di riferimento e responsabile della frazione di Madonna di Campiglio), in quello sportivo, prima da atleta (medaglia d'argento al Trofeo Topolino e componente della squadra azzurra alla 3Tre) e da organizzatore poi, nel mondo della scuola (ideatore e promotore del Liceo della montagna di Tione) e nel sociale, senza dimenticare che da 53 anni, cioè dalla sua istituzione, è membro del nostro Comitato. Alla sua personalità va aggiunto l'impegno costante, quasi una mania, volto a formare persone rispettose della natura e dell'ambiente e di renderle in grado di riconoscere i propri limiti, prerogativa fondamentale per la sicurezza di chi va in montagna".



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