TRENTO. È stato presentato lo scorso sabato 22 febbraio il volume "L’arte che visse due volte. Il distacco dei dipinti murali in Trentino", a cura dell'Ufficio per i beni storico-artistici dell'UMSt soprintendenza per i beni e le attività culturali. Il volume è stato illustrato da Luca Gabrielli, direttore dell’Ufficio per i beni storico-artistici, nonché da Chiara Facchin, funzionaria dello stesso Ufficio, Lucia Giovannini, restauratrice del Laboratorio per i beni storico-artistici e da Michelangelo Lupo, architetto e storico dell’arte.
All’interno del volume non mancano dipinti murali
staccati dalla loro sede originaria, provenienti dalla Val di Non. Vediamoli
insieme, partendo dalla chiesa di santo Stefano di Cloz, con una Madonna
allattante e una Santa Caterina
d’Alessandria opera di un pittore dell’Italia settentrionale attivo nell’ultimo
quarto del XIV secolo; quindi a Livo,
dove su un edificio privato si trovava un San
Bernardino da Siena, opera di ambito trentino realizzata nel 1460.
Da Pavillo, su casa Menapace abbiamo una Madonna con il Bambino in trono tra i santi
Giovanni evangelista e Antonio Abate realizzati da un pittore tirolese nell’ultimo
decennio del XV secolo-inizio del XVI secolo. Quindi nel santuario di San Romedio, al cui interno sono ancora oggi visibili alcuni
affreschi distaccati: tra gli altri una Madonna
con Gesù Bambino in trono e figura, opera di ambito altoatesino della fine
del XIII secolo. Arriviamo così a Terres:
nella vecchia chiesa di san Giorgio si trovata un’opera del Maestro di
Sommacampagna, realizzata tra settimo e nono decennio del XIV secolo e
raffigurante San Giorgio e la principessa.
Infine, a Tres,
dalla chiesa di sant’Agnese, abbiamo una Ultima
cena opera del 1476 di Giovanni e Battista Baschenis, mentre dalla chiesa
di sant’Orsola e compagne di Tuenno un
Gesù Cristo crocifisso con la Madonna,
Maria Maddalena (o Maria di Cleofa) e san Giuseppe, opera di ambito
trentino della seconda metà del XV secolo e un Santo papa in trono, forse san Gregorio Magno, opera di ambito
lombardo del 1490-1510.
