Un progetto culturale di conservazione ambientale che potrebbe essere diffuso a tutto il territorio o puro marketing aziendalistico e di vendita di gadget di un"immagine bucolica di prodotto turistico? Il Parco naturale Adamello Brenta è oggi a un bivio. A sostenerlo sono le associazioni di protezione ambientale (Legambiente di Trento, Enpa di Rovereto, Lac Trentino Alto Adige/Südtirol, Lav del Trentino, Mountain Wilderness Italia, Lipu Trento, Pan-Eppaa e WWF Trentino) che oggi dopo la nomina del nuovo presidente e della giunta esecutiva dell"ente si sono riunite in conferenza stampa per presentare quello che si può facilmente definire un vero e proprio manifesto programmatico.
Tutela dell"ambiente e della biodiversità , cambiamenti, climatici, revisione del piano faunistico, lavoro e sviluppo sostenibile, disturbo antropico e no ai grandi eventi sono solo alcuni dei temi individuati dai volontari e sui quali si sono mostrati disponibili a dialogale e collaborare anche con una governance che non ha trovato il loro appoggio diretto e sulla quale hanno espresso, ad eccezione della Sat che comunque si è astenuta, un voto di contrarietà .
«Non abbiamo nulla contro le persone, ma questa nomina non
ci è piaciuta "“ ha detto senza mezzi termini Sergio Merz di Lipu che, con Franco
Tessadri, rappresenta le associazioni protezionistiche nel comitato di
gestione del Parco -: l'immagine che ora passa all"esterno è che il Parco naturale
Adamello Brenta è un parco dove si caccia, che ha un presidente cacciatore e
dove non ci sono i guardia parco.
Cercheremo comunque di rapportarci con lui e
con la giunta esecutiva e chiediamo di partecipare alle decisioni prima che
vengano prese». Le perplessità hanno spiegato i volontari, derivano dalla
fumosità con qui si è arrivati a queste nomine, per le quali non c"è stato un
vero coinvolgimento. Scelte che, sempre secondo le associazioni, hanno portato
alla composizione di una giunta esecutiva politica, nella quale sono assenti reali
competenze tecniche. «Noi chiedevamo una gestione chiara e trasparente con la
presentazione di un programma fatta per tempo - ha evidenziato infatti
Tessadri -: non abbiamo chiari quali sono gli obiettivi della nuova presidenza
e non ci è stato dato il tempo necessario per capirli.
Manterremo la
collaborazione con la nuova giunta esecutiva e il nuovo presidente, così come
sosterremo le nostre posizioni e, all"occorrenza, non ci esimeremo dalla
critica anche severa». «Sebbene il programma ci sia stato presentato con serio
ritardo "“ ha infine concluso Aaron Iemma
di WWF - in alcuni punti importanti è possibile trovare una certa convergenza
anche se tra quelli individuati il tema dei cambiamenti climatici è un grande
assente».
