CAVARENO. Il caso di Artur Karaboja si
riapre. Dopo otto anni, l’autorità giudiziaria ha disposto la riesumazione
della salma dell’uomo che nel 2016 era deceduto, per suicidio, secondo la
versione di allora.
Un vero e proprio cold case che ora attende nuove risposte,
dopo che nel 2016 non venne eseguita l’autopsia sul corpo del falegname di
origini albanesi di 41 anni, residente a Cavareno. Un suicidio cui la famiglia
non aveva mai creduto, chiedendo da subito indagini più approfondite.
Ora la procura di Trento ha riaperto le indagini e
disposto la riesumazione, aprendo un fascicolo che ipotizza il reato di omicidio
volontario.
Attualità
Cavareno, dopo otto anni si riapre il caso
Nel 2016 la morte di Artur Karaboja era stata imputata a suicidio, ma ora vi sono dubbi
