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Sci d'altri tempi sulle piste di Folgarida

In 127 per la seconda edizione del Trofeo Val di Sole, raduno di sciatori d’epoca. Tra gli ospiti Deromedis, Edalini, Giarolli e Gros

Sci d'altri tempi sulle piste di Folgarida

FOLGARIDA. Una grande festa di sport, con un occhio alla nostalgia e al ricordo di chi ha fatto grande lo sci alpino, uno degli sport di montagna più amati.

Le piste di Folgarida hanno ospitato la seconda edizione del Trofeo Val di Sole, raduno di sciatori d’epoca, che ha visto la partecipazione di ben 127 atleti, dai 4 anni del più giovane agli 85 del più anziano.

Sci in legno, scarponi in cuoio, abbigliamento d’epoca sono stati i protagonisti insieme alle categorie particolari del telemark, dello snowboard e del monosci, tutti rigorosamente vintage.

Un salto indietro nel tempo con pionieri, sci antichi e altre categorie con almeno 35 anni di storia e dove il termine sciancratura non esisteva nemmeno.

Sotto gli occhi divertiti del campione di skicross Simone Deromedis e quelli nostalgici di Pierino Gros e di Ivano Edalini, indimenticati campioni che hanno scritto pagine memorabili con la valanga azzurra, si sono svolte due agguerrite prove con tanto di ricognizione, pettorali in perfetto stile del tempo e sci rigorosamente dritti.

Un tema tornato prepotentemente di interesse visto che, proprio questanno, è stato dedicato alla valanga azzurra un bellissimo docufilm del regista Giovanni Veronesi, che ha riscosso un notevole successo in tutte le sale italiane e che sarà protagonista di una delle serate della prossima edizione della Settimana della Montagna in programma a Malé.

Gran lavoro quindi per gli organizzatori, capitanati da Luca Palmieri che arricchisce quotidianamente il suo splendido museo dello sci a Commezzadura, e da Maurizio “Icio” Giarolli, alpinista e campione di KL, direttore della Scuola sci Aevolution che ha curato la parte tecnica e logistica con l’aiuto di Funivie Folgarida Marilleva e APT Val di Sole.

Apprezzamenti da parte delle numerose autorità presenti, da sponsor e da tutti coloro che hanno sostenuto con convinzione l’evento che si è concluso con le premiazioni di rito, pranzo al rifugio Albasini e tanta allegria.

L’arrivederci è al prossimo anno, in chiusura di stagione, con qualche ulteriore curiosità e novità interessante.

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