TRENTO. Il Tavolo grandi carnivori si conferma uno spazio “permanente e operativo” dedicato alla condivisione. La riunione di questo pomeriggio - presieduta dall’assessore provinciale alle foreste, caccia e pesca Roberto Failoni - ha rappresentato un significativo momento di confronto tra istituzioni, tecnici e portatori di interesse, volto a rafforzare la condivisione delle strategie di gestione e comunicazione, e a garantire un equilibrio tra tutela della biodiversità e sostenibilità delle attività economiche e sociali nei territori montani. Tema centrale dell’incontro è stato il processo europeo di declassamento del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. L’iter è ancora in corso e, come ha sottolineato l’assessore Failoni “comincia a generare un cambiamento positivo nella percezione collettiva del problema. Il declassamento non è un traguardo in sé, ma può creare un clima più costruttivo. È un passo importante verso un equilibrio tra tutela e coesistenza”.
Secondo gli ultimi dati, per il terzo anno consecutivo non si registra una crescita nella popolazione del lupo, pari a 27 branchi con danni in linea con il 2024 (36 episodi a metà maggio).
Per quanto riguarda
invece l’orso, è in corso il nuovo monitoraggio genetico intensivo (i risultati
saranno elaborati entro inizio 2026) mentre finora sono stati registrati 5
nuovi nuclei con piccoli dell'anno (la mappa delle segnalazioni è pubblicata
sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it) ed i danni (34) appaiono in flessione
rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (erano 76 a metà maggio del
2024). Particolarmente significativa è stata la rimozione, lo scorso anno, di
tutti gli esemplari problematici: un’azione che ha prodotto un netto calo di
situazioni critiche.
L’attenzione si è dunque spostata sul tema della prevenzione, ritenuto da tutti
i partecipanti un elemento cruciale per la coesistenza tra uomo e grandi
carnivori. L’assessore Failoni ha voluto ribadire con forza questo concetto:
“L’invito che rivolgiamo ad allevatori e hobbisti è di utilizzare gli strumenti
gratuiti che mettiamo a disposizione, a partire dalle recinzioni elettrificate
che riducono fortemente il rischio di predazione.
Abbiamo il dovere di
accompagnare le comunità locali con soluzioni concrete”. I dati presentati
hanno confermato l’efficacia delle misure di prevenzione se correttamente
installate e mantenute, come ribadito dai tecnici del Servizio Faunistico, che
hanno anche sottolineato l'impegno sul fronte della formazione e dell’informazione
sul territorio.
Nel corso del confronto, è stato sottolineato come la complessità della
coesistenza con i grandi carnivori richieda non solo strumenti tecnici e
normativi, ma anche un lavoro culturale. Prosegue dunque l’attività di
comunicazione, a partire dai comportamenti corretti da mettere in atto nelle
aree frequentate dagli orsi anche grazie alla collaborazione con la Sat, che
installerà migliaia di piccoli cartelli lungo la sentieristica.
