TRENTO. La Federazione Trentina della Cooperazione si unisce al cordoglio per la scomparsa di Silvano Rauzi, figura di riferimento per il mondo agricolo e cooperativo del Trentino, spentosi oggi all’età di 87 anni. “Con Silvano Rauzi se ne va un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla valorizzazione dell’agricoltura trentina e alla crescita del sistema cooperativo zootecnico. La sua instancabile passione, il suo sguardo lungimirante e il profondo rispetto per il mondo contadino ne hanno fatto un leader riconosciuto e stimato ben oltre i confini della nostra provincia. A nome dell’intera cooperazione trentina, esprimo alla famiglia Rauzi le più sincere condoglianze.” Così ha dichiarato in un ricordo Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione.
Nato a Malé nel 1938, Rauzi è stato presidente della Federazione Provinciale Allevatori di Trento per oltre trent’anni, guidandola dal 1980 al 2015. Il suo nome è legato a una stagione decisiva per l’evoluzione della cooperazione zootecnica: sotto la sua presidenza, la Federazione ha affrontato sfide epocali come la crisi dell’encefalopatia spongiforme bovina, la fine del regime delle quote latte e la riorganizzazione dell’intero comparto produttivo. Ma è soprattutto per la sua capacità di interpretare e difendere i valori della cooperazione agricola che oggi Rauzi viene ricordato con profonda gratitudine.
La Federazione Trentina della Cooperazione saluta con commozione uno dei suoi protagonisti storici, punto di riferimento per generazioni di allevatori e cooperatori.
La sua eredità continuerà a vivere nelle comunità rurali che ha contribuito a rafforzare e a rappresentare con orgoglio.
Si aggiunge al cordoglio la Federazione Provinciale Allevatori. “Ricordare l’esperienza umana, professionale, politica e cooperativa di Silvano Rauzi significa ripercorre la storia del Trentino dell’ultimo mezzo secolo – afferma il presidente Giacomo Broch - Un periodo denso di trasformazioni che ha visto Rauzi protagonista, innanzitutto come Presidente della Federazione Provinciale Allevatori, carica che ricoprì ininterrottamente dal 1980 al 2015. Grazie ad un’indiscussa autorevolezza e a una grande capacità di analisi e visione, seppe guidare la categoria attraverso una serie di “cambiamenti d’epoca” attraverso i quali il settore zootecnico poté uscire definitivamente dalla dimensione di sussistenza per evolvere verso le prestazioni attuali, caratterizzate dall’elevata professionalità degli addetti e da standard d’eccellenza e di qualità particolarmente significativi sia nel contesto alpino che internazionale. Parallelamente a questo, Silvano Rauzi seppe costruire una rete di alleanze e di relazioni che consentirono alla nostra categoria di aprire una fase di positiva interlocuzione con i consumatori e gli ospiti del nostro sistema turistico al fine di elevare la conoscenza della nostra funzione sociale e di presidio della montagna all’interno di un contesto di reciproco rispetto e riconoscimento di ruoli.
Proprio al tema dello sviluppo della montagna e delle comunità alpine, Rauzi ha dedicato le migliori energie che derivavano dalla sua passione politica, che è sempre stata orientata al rispetto della democrazia, della Costituzione e del mutualismo all’interno di un quadro di indirizzi e di valori che trovavano fondamento della dottrina sociale delle Chiesa e del solidarismo cristiano. Dirigente di primo piano all’interno della Cooperazione trentina, Rauzi ha infine lasciato una traccia indelebile di un impegno che univa la ricerca di nuove prospettive di sviluppo economico alla necessità di condivisione, formazione e partecipazione degli allevatori al sistema mutualistico in una logica di trasparenza e responsabilità. La sua testimonianza sarà per sempre da esempio per tutti gli allevatori trentini”.
