TRENTO. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio, l'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, attraverso il suo Osservatorio epidemiologico, ha diffuso dati significativi sul consumo di tabacco e nicotina, ponendo l'accento sullo smascherare le tattiche di seduzione dell'industria del tabacco.
Secondo i dati PASSI 2023-2024, in Provincia di Trento si contano 74.000 fumatori nella fascia d'età 18-69 anni. Di questi, il 21% è classificato come fumatore attuale, ovvero persona che ha fumato più di 100 sigarette nella vita e che attualmente fuma o ha smesso da meno di 6 mesi. Un altro 20% è composto da ex fumatori, persone che attualmente non fumano e hanno smesso da almeno 6 mesi. La maggioranza, il 59%, è rappresentata da non fumatori, che non hanno mai fumato o hanno consumato meno di 100 sigarette nella vita e ora non fumano.
L'analisi delle caratteristiche dei fumatori rivela che gli uomini (23%) fumano più delle donne (18%). La fascia d'età con la più alta percentuale di fumatori è quella dei 25-34enni (27%), seguita dai 18-24enni (24%), i 35-49enni (21%) e infine i 50-69enni (17%). Si osserva anche una correlazione con il livello di istruzione e la situazione economica: fuma il 26% di chi ha un titolo di studio fino alla scuola media, contro il 13% dei laureati. Inoltre, la percentuale di fumatori sale al 36% tra chi dichiara molte difficoltà economiche, rispetto al 18% di chi non ne ha. Nonostante i rischi noti, la proporzione di fumatori in Trentino resta stabile negli anni.
Circa quattro fumatori su dieci (37%) hanno tentato di smettere nell'ultimo anno, ma purtroppo quasi sempre senza riuscirci (80% dei casi). Questi tentativi sono prevalentemente autonomi (76%) o ricorrendo alla sigaretta elettronica (17%), secondo dati del periodo 2021-2024.
Preoccupa il fatto che solo alla metà dei fumatori (51%) sia stato consigliato da un medico o da un operatore sanitario di smettere di fumare.
Gli effetti nocivi del consumo di tabacco, della nicotina e dell'esposizione al fumo passivo sono ampiamente documentati. Il consumo di prodotti del tabacco aumenta il rischio di sviluppare oltre 20 tipi di cancro, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Oltre ai danni alla salute, l'impatto dell'industria del tabacco sull'ambiente è notevole e in crescita, esercitando una pressione sull'ecosistema e sulle risorse limitate del pianeta. Il ciclo di vita del tabacco è causa di deforestazione, emissioni di CO2, consumo di acqua, degrado del suolo, inquinamento e produzione di rifiuti. Basti pensare che in Trentino ogni fumatore consuma in media 10 sigarette al giorno, il che si traduce in oltre 700 mila mozziconi prodotti quotidianamente e, su scala più ampia, all'abbattimento di oltre 2.400 alberi.
L'industria del tabacco è sempre alla ricerca di modi per rendere i prodotti del tabacco e della nicotina più attraenti, specialmente per i giovani. Tra le tattiche più comuni vi sono l'uso di aromi e additivi che esaltano il gusto e mascherano l'asprezza del tabacco, aumentando la probabilità di un uso continuativo. A ciò si aggiungono strategie di marketing che utilizzano design eleganti, imballaggi accattivanti e campagne sui media digitali per rendere più affascinanti prodotti dannosi, e la progettazione ingannevole di prodotti che possono assomigliare a dolciumi o giocattoli, naturalmente attraenti per i ragazzini. Queste tattiche non solo incoraggiano i giovani a iniziare, ma rendono anche più complicato smettere, aumentando il rischio di dipendenza.
I dati della Global Youth Tobacco Survey del 2022, relativi ai giovani trentini tra i 13 e i 15 anni, indicano che fortunatamente la maggior parte di loro (66%) non ha mai fumato prodotti del tabacco né provato la sigaretta elettronica.
Tuttavia, il 16% ha provato il fumo almeno una volta nella vita e il 18% fuma attualmente, avendo consumato sigarette, e-cig o prodotti a tabacco riscaldato (HTP) almeno una volta negli ultimi 30 giorni. Questo 18% corrisponde a circa 2.800 ragazzi. Tra i prodotti fumati abitualmente dai giovani di questa fascia d'età, il 9% consuma sigarette tradizionali, il 12% sigarette elettroniche, il 5% prodotti a tabacco riscaldato e l'11% fa un poliuso di questi prodotti. Complessivamente, il 14% dei ragazzi trentini usa abitualmente la sigaretta elettronica e/o prodotti a tabacco riscaldato. Tra i giovani che usano prevalentemente la sigaretta elettronica, circa un quarto (26%) la sceglie esclusivamente con nicotina, mentre il 50% la usa senza nicotina. È importante sottolineare che una comune "Puff bar" può fornire in media più di 300 tiri, l'equivalente di oltre 20 sigarette tradizionali. L'esposizione al fumo e alla sua promozione è elevata: il 22% dei ragazzi ha visto pubblicità di e-cig e HTP, ben l'88% ha visto persone fumare in film o serie TV, il 73% ha notato influencer fumare sul web e il 18% ha visto marchi di sigarette in eventi sportivi.
Il 5% degli adulti trentini fa uso di e-cig, prodotti a tabacco riscaldato e/o Puff-bar, e due terzi di questi (69%) li utilizzano in combinazione con la sigaretta tradizionale.
Smettere è possibile
Per chi desidera smettere di fumare, i Centri Antifumo sono presenti su tutto il territorio provinciale. È possibile conoscere la sede più vicina e prendere un appuntamento chiamando il numero 0461 904990.
