CLES. È stata inaugurata sabato 28 giugno la mostra “Reti. Tesori archeologici del Ferdinandeum dalla Valle dell’Inn alla Val di Non”, negli spazi di Palazzo Assessorile.
La mostra, la cui idea è nata due anni fa dal sindaco Ruggero Mucchi e dall’allora assessora alla cultura Simona Malfatti racconta la storia anaune condividendo il patrimonio presente al Ferdinandeum di Innsbruck.
Curata da Gianluca Fondriest e Veronica Barbacovi, la proposta nasce per mostrare come, anche nel passato, le Alpi non rappresentassero una barriera invalicabile, ma un ponte tra culture. Lo fa attraverso molti reperti in prestito che rivelano caratteristiche particolari della cultura retica. Con una mostra d’arte contemporanea parallela sono stati inoltre coinvolti degli artisti che dialogano con questi reperti a Casa de Gentili.
Con questa mostra molti reperti importanti dal punto di vista storico-archeologico e belli dal punto di vista estetico tornano nella loro terra d’origine, ovvero la Val di Non.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 ottobre 2025.
