Sono undici le chiese giubilari in Regione. Sono quattro in Provincia autonoma di Trento, sette in quella di Bolzano. Siamo andati a scoprirle e ve le raccontiamo: alcune sono senz’altro più note, altre magari meno conosciute, comunque sorprendenti per storia, arte, devozione.
SPIAZZO RENDENA. Il
terzo itinerario percorre la Val Rendena ed è contrassegnato dalle presenze del
patrono vescovo Vigilio e dall’arte di colui che forse è il più importante
rappresentante della dinastia di pittori bergamaschi Baschenis, ovvero Simone. La pieve di san Vigilio di
Spiazzo Rendena è situata nel luogo dove, secondo la tradizione, san Vigilio subì
il martirio nel 400/405.
Una circostanza che tuttavia la storiografia tende ora
a escludere. L’attuale edificio, costruito negli anni centrali del XVI secolo, sorge
su resti precedenti, alcuni dei quali risalenti addirittura al VI
secolo. All’interno l’edificio sacro
mostra affreschi che narrano la vita di Vigilio, di santo Stefano e della
Vergine e in particolare sono splendidi quelli realizzati intorno al 1541 da
Simone Baschenis. Da questa pieve, strettamente
legata alla Cattedrale per il comune riferimento a Vigilio, parte il “Cammino
di San Vili”, percorso che si snoda su strade e sentieri attraversando Val
Rendena, Giudicarie, Banale, Valle dei Laghi per giungere alla città di Trento.
Un itinerario che può essere percorso come pellegrinaggio nell’anno giubilare. Da vedere nei dintorni A pochi chilometri da Spiazzo,
in direzione nord, vi sono due luoghi da non perdere, entrambi assai
significativi per la storia, l’arte e la fede trentina. In primo luogo, a
Carisolo, su uno sperone roccioso, la chiesa di santo Stefano, celebre per gli
affreschi opera di Simone Baschenis raffiguranti la leggenda di Carlo Magno; e
vicino, a Pinzolo, la chiesa cimiteriale di san Vigilio, con in facciata la celeberrima
“Danza macabra” dipinta ancora da Simone Baschenis tra il 1539 e il 1548.
