TRENTO. Dopo la presa di posizione pubblica di Laura Dal Prà, già direttrice del museo del Castello del Buonconsiglio, anche Italia Nostra interviene nel dibattito sorto sul tema della modalità di scelta dei prossimi direttori di due importanti enti museali, quali il Mart e del Buonconsiglio “per ribadire decisamente la necessità di un percorso trasparente e la nomina di una commissione che garantisca una valutazione su basi di competenza specifica.
“In ambito culturale si assiste sempre più spesso, infatti, a proposte, decisioni e interventi completamente privi di una base formativa e conoscitiva. In particolare sembra che il mondo dell’arte venga ritenuto ‘terra di arrembaggio’ da parte di chiunque – scrive l’associazione -.
La competenza necessaria per gestire gli enti in questione non è principalmente quella orientata al funzionamento della ‘macchina museo’, ma quella capace di valorizzare il patrimonio culturale, mediante attività complesse, di studio, di proposte espositive (possibilmente non già confezionate altrove), di confronti con il sistema culturale nazionale ed internazionale, di relazioni, acquisizioni, ecc. Attività e relazioni che comportano necessariamente una specifica conoscenza storica e contemporanea del mondo dell’arte e delle sue espressioni, nelle più ampie accezioni: stilistiche, materiche, compositive, tipologiche. Una conoscenza che può derivare solo da percorsi di studio e da consolidate frequentazioni di quel mondo. L’arte non è diversa dalla musica o dalla matematica o dalle lingue: la sua conoscenza non è di immediata acquisizione e non è già insita in ognuno di noi.
Il sopravvento degli aspetti tecnico-economici su tutte le altre componenti del sistema socio-culturale non è per nulla motivato e non è assolutamente garanzia di una corretta gestione del patrimonio storico-artistico, per la cui valorizzazione non basta avere la capacità manageriali di organizzazione della struttura e del personale. Proprio in questo settore, anzi, è necessaria una competenza precisa, approfondita, solida, perché si è chiamati a lavorare con un patrimonio sensibile”.
Italia Nostra perciò sostiene la richiesta del ritiro in autotutela dei due bandi di concorso e dell’attivazione di concorsi pubblici con commissioni giudicatrici formate da operatori in ambito artistico-culturale.
