ROMENO. Era
l’estate del 1913; la guerra, che da lì a un anno avrebbe sconvolto l’Europa e
il mondo, cominciava a far sentire i suoi tristi presagi. La gente di Romeno,
che all’epoca viveva un legame indissolubile con la montagna dalla quale traeva
vita e sostentamento, edificò una piccola chiesa a monte dell’antica malga che
dedicò alla Madonna della Neve. Da allora, e sono passati 112 anni, ogni anno,
la prima domenica di agosto, la comunità di Romeno si ritrova a celebrare la
festa alla vergine in questo luogo posto alle pendici del Monte Roen. Quest’anno
l’appuntamento tradizionale, che si terrà domenica 3 agosto 2025, sarà aperto
da un evento che è insieme preghiera, musica ed emozione.
Torna infatti il
concerto all’alba del Coro San Romedio Anaunia, che quest’anno compie 60 anni
di attività e diretto da Luigi Deromedis. Un concerto che in realtà è un piccolo spettacolo che fonde
le voci del coro con quelle dei lettori Paride
Turri e Stefano Graiff e con la musica degli strumenti a fiato. “Alla stella
del mattino, questo il titolo dell’evento, è la celebrazione del mattutino alla
Madonna della Neve che sarà composto da testi, dai canti del Coro San Romedio e
dalla musica di Paolo e Luca Bertagnolli
e Luigi Covi, componenti del Corpo Bandistico del Comune di Fondo, che
eseguiranno durante lo spettacolo alcuni brani per trombe ed eufonio.
La giornata, che inizierà alle 5, vedrà la celebrazione
della messa, il pranzo e la festa del pomeriggio. Al termine dello spettacolo
il Caseificio Sociale Alta Val di Non di Romeno e Cavareno offrirà a tutti una
colazione a base di prodotti caseari che verranno distribuiti in collaborazione
con l’Associazione Pro Loco di Romeno.
Cultura & spettacolo
Un concerto all'alba per la Madonna della Neve
Romeno celebra 112 anni di tradizione con le voci e le musiche del Coro San Romedio Anaunia
