gio 06 mag 2021 20:05 • By: Lorena Stablum
I lettori solandri di NOS Magazine si schierano contro l'opera voluta dal settore agricolo della Val di Non
VALLI DEL NOCE. Il tema legato all’acqua del fiume Noce e al suo utilizzo sta molto a cuore ai lettori di NOS Magazine. Grande dibattito, con toni più o meno coloriti, ha suscitato infatti l’articolo «Val di Sole dacci l’acqua» (Qui l'articolo), pubblicato ieri, nel quale i sindaci della Val di Non si sono mostrati favorevoli all’opera proposta dal Consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado Val di Non.
Ma, se i primi cittadini nonesi, in buona sostanza, dicono sì al progetto, un no netto e chiaro viene dalla Val di Sole.
Tantissimi sono stati i commenti scritti dai lettori, tra lo stupore anche di chi credeva ormai chiuso un tema che a conti fatti è tutt’alto che chiuso. Tra i commenti si nota quello di Luca Scaramella (referente del Comitato permanente di salvaguardia del fiume Noce), che evidenzia piccato alla dichiarazione del sindaco di Livo Willi Zanotelli: “L'acqua va già tutta giù e va nel Lago di Santa Giustina! La Val di Sole non ne trattiene nemmeno un m³. Esiste già un tubo gigantesco che porta giù l'acqua... è naturale e si chiama Noce”.
C’è anche chi usa una pungente ironia come Paola Graifenberg, presidente dell’Asat della Val di Sole, che ironizza “Lo stabilimento Acqua Pejo ne vende bancali ed autotreni a non finire”. Chiamata in causa da un associato, che invita le associazioni di categoria legate al mondo turistico (Asat, Unat e Apt) a prendere posizione sul tema, Graifenberg si dice fiduciosa e conferma anche come “l’argomento sia già stato imbastito”. I ragionamenti poi sono proseguiti sul concetto di “acqua pubblica”, sul tema dell’economicità e sostenibilità legata al progetto.
Insomma un dibattito vivace e ricco che testimonia come per la Val di Sole il fiume Noce sia molto di più di una risorsa da sfruttare.