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Ivano Job: «No a prelievi senza un accordo che faccia felici tutti»

lun 10 mag 2021 18:05 • By: Lorena Stablum

Il consigliere provinciale della Lega riflette sul progetto di «tubone» irriguo voluto dalla Val di Non

VAL DI SOLE. «Le cose vanno approfondite e valutate. Ma sono contrario a forzature». Da solandro, che qualche battaglia in passato l’ha combattuta contro progetti che giudicava non adeguati, il consigliere provinciale della Lega Ivano Job pone l’accento sulla necessità di portare avanti progetti che trovino una piena condivisione da parte dei territori.

La riflessione del consigliere nasce dal vivace di battito che in queste settimane sta animando la Val di Sole e la Val di Non sulla condotta irrigua che il settore agricolo noneso vorrebbe far passare lungo tutta l’asta del fiume Noce per portare acqua alle coltivazioni della mela. «Ho imparato non si deve reagire d’istinto di fronte alle questioni – commenta il consigliere provinciale -.

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Di ogni progetto vanno valutati e studiati tutti gli aspetti. Questo è un progetto che non nasce da oggi. Ne ho sentito parlare fin dai primi anni 2000».

Ma se il consigliere si mostra moderato e pronto ad approfondire, alla domanda di cosa ne pensi lui in realtà risponde: «Sul progetto non sono d’accordo così, per partito preso, a fare un tubo che dalla Val di Peio arriva in Val di Non prima che ci sia un accordo o senza prima capire bene il progetto o che contropartite possano esserci. Se l’utilizzo di acque è minimo – continua Job – e l’equilibrio ambientale del fiume è rispettato, se la cittadinanza della Val di Sole e i sindaci dicono che va bene, se si riesce a trovare un accordo che fa felici entrambe le parti al di là dei titoli di legge, che permettono al comparto agricolo della Val di Non di utilizzare l’acqua a scopo irriguo, allora si può ragionare. Senza il benestare della Val di Sole, dico di no a prelievi importanti anche per rispetto del fiume dal punto di vista ambientale e per la salvaguardia delle attività sportive e turistiche, come il rafting e la pesca. Non sono mai contrario alla discussione – aggiunge Job – ma non mi piacciono le forzature come non si può dire di no a prescindere. Per il momento non sappiamo come si concretizzerà il progetto, non abbiamo certezze e c’è ancora tempo per valutare quale decisione prendere. Se le condizioni per condividere l’iniziativa non ci sono, sono pronto a tornare il giovane leghista d’un tempo che combatteva le sue battaglie».



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