Cultura & spettacolo

Protagoniste del Novecento

Un libro racconta la storia di 33 trentine: 3 dalle valli del Noce

Protagoniste del Novecento

VALLI DEL NOCE. Trentatré biografie dedicate alle figure femminili nella storia, nelle arti, nelle scienze e nella società , nate in Trentino o che hanno attraversato nei secoli la nostra provincia. Biografie raccolte in un volumetto pubblicato dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento e dalla Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo, con l"Università di Trento e il Centro Studi interdisciplinari Genere. In esso sono illustrate le storie di alcune donne provenienti dalle valli di Non e di Sole.

Come Beatrice "Bice" Rizzi (Rabbi, 1894 "“ Trento, 1982) che, conclusi gli studi a Vienna, si avvicinò agli ambienti irredentisti, venendo arrestata e condannata prima a morte e poi a 10 anni di prigione. Liberata dopo la guerra, si impegna nel fare e raccontare la storia, dedicandosi al Museo del Risorgimento, il cui nome sarà da lei mutato in Museo del Risorgimento e della Lotta per la Libertà e che ora è la Fondazione Museo Storico del Trentino.

Rizzi fu infatti antifascista, contro il regime, le leggi razziali e l"alleanza con la Germania nazista.  

Abbiamo poi Elisabetta "Elsa" Conci (Trento, 1895 "“ Mollaro, 1965), insegnante impegnata a favore dell"istruzione dei bambini meno abbienti. Prima fascista, abbandonò il partito dopo le leggi razziali; nel dopoguerra fu tra le fondatrici della Democrazia Cristiana, ma soprattutto, nel 1946 entrò a far parte dell"Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, scrivendo con altre gli articoli 29, 37 e 51. Eletta in Parlamento, vi rimase fino alla morte; fu cofondatrice e presidente della European Union of Women.

Un"altra donna protagonista della politica italiana fu Maria de Unterrichter Jervolino (Ossana, 1902 "“ Roma, 1975): dopo gli studi a Roma entra in politica nell"area cattolica, diventando la prima presidente della Fuci femminile.

Trasferitasi a Napoli a seguito del marito, anch"ella venne eletta nel 1946 all"Assemblea Costituente, entrando nella commissione per i Trattati internazionali e assistendo Alcide Degasperi nella stipula dell"accordo De Gasperi "“ Gruber. Attiva nella promozione di politiche di uguaglianza di diritti tra uomo e donna, si impegnò per l"approvazione della legge Merlin che condannava la prostituzione e il suo sfruttamento; sostenne Maria Montessori e il suo metodo educativo, tanto da diventare presidente dell"Opera Nazionale Montessori. 

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