mer 25 ago 2021 12:08 • By: Lorena Stablum
Sabato 28 agosto la cerimonia al Passo del Tonale
TONALE. Nell’anno
del centenario della traslazione della sua salma da Aquilea all’Altare della
Patria a Roma, i ghiacciai dell’Adamello saranno
dedicati al Milite Ignoto. L’iniziativa
è dell’associazione “Impronta Camuna”
che in questo modo intende rendere onore a quei giovani soldati caduti in guerra
che ancora oggi sono sepolti tra le nevi perenni dell’Adamello e a tutti quei militi i cui nomi sono rimasti sconosciuti. La cerimonia
ufficiale di intitolazione si terrà sabato
28 agosto alle 11 nell’area del sacrario Militare del Passo del Tonale dove sono custoditi i resti dei
militari morti durante la Prima Guerra Mondiale e rientra tra le numerose
attività nate in tutta Italia per celebrare la ricorrenza che avrà il proprio
epilogo il 4 novembre prossimo con i festeggiamenti per il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Esattamente 100 anni fa, in quello stesso giorno
del 1921, infatti, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello
dell’Altare della Patria.
Il Milite Ignoto
Dopo la Prima Guerra Mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto armi in pugno.
In Italia l’allora Ministero della guerra dette incarico a un’apposita commissione di esplorare tutti i luoghi nei quali si era combattuto e di scegliere una salma ignota e non identificabile per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui venne operata la scelta tra undici bare identiche. A guidare la sorte fu chiamata una popolana di Trieste, Maria Bergamas, madre di un caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato. Ad attendere a Roma il convoglio c’erano tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei Caduti, con il Re in testa, e le Bandiere di tutti i reggimento. Il Feretro fu poi scortato alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico. L’epilogo avvenne il 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia: feretro fu scortato lungo via Nazionale fino al Monumento di piazza Venezia, dove fu inserito nel sacello e così tumulato.
Cittadino d’Italia
Per commemorare ricorrenza, anche il Gruppo MOVM (Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia), in collaborazione con l’Anaci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha promosso l’iniziativa “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia” con la quale invita tutti i comuni d’Italia il conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto”, in modo da realizzare, in ogni luogo d’Italia, il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che, in questo modo, diventerà Cittadino d’Italia. In Trentino Alto Adige, hanno accolto l’invito 28 Comuni, tra i quali, nelle Valli del Noce, si notano Vermiglio, Ossana, Pellizzano, Peio, Rabbi, Ruffré Mendola, Ronzone e Predaia.