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A Daolasa, un centro federale della mountain bike

lun 30 ago 2021 10:08 • By: Lorena Stablum

Grandissimo successo per un Mondiale che ha ridato serenità e fiducia alla Val di Sole

DAOLASA. È stato come una boccata di aria pura. Come se le nubi nere, che sono piombate sulla valle con il diffondersi della pandemia e dopo una stagione turistica invernale completamente saltata, si fossero disciolte all’orizzonte. Il Mondiale di Mountain bike, che si è chiuso ieri a Daolasa di Commezzadura, ha ridato alla Val di Sole un po’ di fiducia nel futuro, oltre che riportare la spensieratezza e la gioia di stare insieme. Una grande festa che certamente è stata capace di promuovere la valle in tutto il mondo grazie anche a una produzione e a una programmazione televisiva degna di un grande evento (Qui l'articolo), ma che soprattutto ha saputo soddisfare tutti: dagli organizzatori e promotori della manifestazione, agli oltre 350 volontari provenienti da tutta Italia, ai mille atleti in gara che hanno vestito la maglia di 53 nazioni fino al pubblico che, nonostante i numeri contingentati dalla pandemia (ai campi di gara potevano accedere non oltre le 5000 persone, munite di green pass), è stato davvero numeroso con oltre 4000 biglietti venduti sia nella giornata di sabato  che di domenica.

Grazie a un’organizzazione efficiente e ormai rodata e a una consapevolezza acquisita sulle “regole pandemiche”, tutto è filato via liscio permettendo alle migliaia di spettatori di godersi le gare e di emozionarsi al suon di campanacci e di motoseghe davanti alle prestazioni oltre i limiti degli atleti. “Non poteva andare meglio di così – commenta, infatti, il presidente dell’Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e del Comitato Organizzatore Grandi Eventi Luciano Rizzi -. La Val di Sole aveva davvero bisogno di questo evento, che è stato una boccata d’ossigeno per il comparto turistico.

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Eravamo molto preoccupati per l’andamento del contagio, ma devo dire che tutto è andato bene. Abbiamo effettuato più di mille tamponi e nessuno è risultato positivo. Tutti sono stati molto contenti e abbiamo ricevuto davvero molti complimenti non solo per le gare ma anche per gli aspetti di accoglienza e ospitalità che abbiamo organizzato. Siamo riusciti a far vivere quello stile italiano, quella dolce vita che ci ha resi famosi nel mondo. Tutto si è svolto con naturalezza e le prospettive per il futuro sono ottime”.

Con sé, infatti, il Mondiale porta un’interessante e attesa novità: dopo la conferma dell'assegnazione di un nuovo Campionato del Mondo nel 2026 avvenuta nei mesi scorsi, la Federazione Ciclistica ora ha deciso di avvallare la nascita a Daolasa di un centro federale riconosciuto, al quale si aspirava fin dal 2008, anno della prima rassegna iridiata solandra, e che allora avrebbe consentito di far esplodere in valle il movimento della bike e che oggi consacra il lavoro svolto negli anni. Un traguardo questo che, spiega Rizzi, oltre a certificare ormai la Val di Sole come terra indiscussa della mountain bike, rappresenta un’ulteriore opportunità turistica. “Ne abbiamo discusso anche alla presenza di un rappresentante del Governo – aggiunge ancora il presidente -. Si tratta di un passo davvero importante che da un lato ci consentirà di andare a regolarizzare i rapporti con i privati proprietari dei terreni sui quali oggi gareggiamo e dall’altro porterà in valle tantissimi giovani e giovanissimi sportivi con una fortissima valenza per il movimento turistico. Andiamo a chiudere il cerchio su tutti gli investimenti che abbiamo portato avanti fino a oggi con la creazione dei bike park e dei sentieri per la mountain bike e, in generale, di un prodotto ormai riconosciuto”. La realizzazione del centro federale, infatti, dovrà, secondo le indicazioni date, essere fortemente ancorata a un progetto di sviluppo turistico del territorio.

Della notizia si dice piacevolmente soddisfatto anche il sindaco di Commezzadura Ivan Tevini, anche se ribadisce “siamo ancora in una fase iniziale”. “C’è una disponibilità concreta – aggiunge il primo cittadino – e questo ci fa molto piacere perché ci consentirà di lavorare in prospettiva sempre più turistica e con una certa sicurezza sul fatto che eventi di questo tipo continueranno a esserci”. Insomma, una ripartenza che pare avviarsi sotto i migliori auspici e cha fa ben sperare anche per la stagione invernale che il ministro del turismo Massimo Garavaglia, a Pinzolo, ha detto che si farà. “Tutto si è svolto con una grande partecipazione e in piena sicurezza – conclude, infine, il direttore generale di Funivie Folgarida Marilleva Cristian Gasperi -. Mi sono emozionato e sono convinto che questo grande evento mondiale sarà di buon auspicio anche per la prossima stagione invernale e per il ritorno alla normalità. Il fermo di una intera stagione invernale ha colpito tutti nell’animo per essere stati privati di uno dei diritti fondamentali. Ci siamo sentiti deboli, impotenti e anche impossibilitati a pianificare il nostro futuro. Questo evento ha dimostrato che con i giusti protocolli come l’obbligo del Green pass per tutti, sia atleti che spettatori e organizzatori, è possibile avviare la ripresa. Credo che tantissimi in valle, tra volontari, lavoratori e spettatori, abbiano partecipato all’evento per poter dimostrare di essere all’altezza della situazione e per vivere un inizio della ripresa e normalità”.



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