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Il Patt: «Sulla discarica di Monclassico serve programmazione»

mer 01 set 2021 15:09 • By: Lorena Stablum

Il partito vicino alla popolazione e all'amministrazione comunale di Dimaro Folgarida

MONCLASSICO. Sulla questione della riattivazione della discarica di Monclassico il Patt è vicino alla popolazione, che ne teme gli effetti negativi a lungo termine, e all’amministrazione comunale di Folgarida Dimaro che nell’ultima seduta di consiglio ha espresso il proprio parere negativo rispetto alla scelta fatta dalla Giunta provinciale. Lo fa da Monclassico, schierato al gran competo davanti alla struttura di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani. “Questo è un problema di tutta la valle che riguarda il territorio, la salute e il turismo – afferma il coordinatore locale del partito Gianluca Zambelli -. Nel 2017 la Provincia aveva stipulato un preciso accordo con Bolzano per conferire all’inceneritore, fino al 2027, dalle 15 alle 20 mila tonnellate di rifiuti. Il 2 luglio 2021, la Giunta provinciale ha deciso invece di ridurre a 11 mila la quantità conferita alla struttura di Bolzano. Come mai si è deciso così? Il Governo provinciale deve trovare una soluzione a lungo termine ed essere chiaro nel dire che la discarica dovrà essere chiusa definitivamente entro 2 anni e non oltre”.

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Zambelli, quindi, invita tutte le amministrazioni della valle a sostenere il Comune di Dimaro Folgarida assumendo atti conseguenti in tutti consigli comunali.

La capacità di programmazione da parte dell’amministrazione provinciale è quanto pretendono, allargando lo sguardo su tutto il territorio trentino e su ciò che sta accadendo a Imer, anche il segretario politico Simone Marchiori e il presidente Franco Panizza. «Da terra autonoma, il Trentino – dicono – ha fatto della sostenibilità la sua caratteristica. Ora non è possibile che da un giorno all’altro si aprano dei siti come questo senza dare certezze. Non si può improvvisare». La mancanza di informazioni approfondite ed esaustive sui tempi, sui modi e rispetto alla gestione della sicurezza dei siti è stata lamentata anche da Paola Demagri, che ha ribadito come la gestione dei rifiuti non sia il problema di un singolo Comune o di un singolo ambito. «Il fatto che sui territori si stanno muovendo comitati, raccogliendo delle firme (in valle si sono raggiunte quasi le 600 firme, ndr) significa che la preoccupazione c’è ed alta» aggiunge.

Lorenzo Ossanna, quindi, si è detto preoccupato per l’eventuale ampliamento del sito di Monclassico verso la vicina cava. «Su questo ho presentato un’interrogazione per avere una risposta precisa – evidenzia –. Il vicepresidente Tonina, informalmente, mi ha detto che non c’è nessuna intenzione di ingrandire la discarica, ma chiederemo che questo impegno sia inserito in un protocollo formale». «I messaggi che arrivano dalla Provincia sono contraddittori – spiega infine Michele Dallapiccola -. In una valle che investe sul green, il plastic free, questa è la cifra che sancisce l’inadeguatezza di questa Giunta provinciale. Quello che mi lascia stupito, in questa vicenda, è il silenzio del commissario della Comunità di valle e del presidente dell’Apt». A ricevere i rappresentanti del Patt, c’erano il sindaco Andrea Lazzaroni e il presidente dell’Asuc di Monclassico Luciano Conta, oltre che a Emanuela Albasini, per il gruppo di minoranza di Dimaro Folgarda, e l’assessore di Malé Massimo Baggia.



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