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Tubone: Roma trova la soluzione

mer 22 set 2021 10:09 • By: Lorena Stablum

Due progetti irrigui sono in graduatoria per accedere ai finanziamenti del Ministero

VALLI DEL NOCE. Il progetto di realizzazione di un impianto di pompaggio dal Lago di Santa Giustina a servizio dei consorzi di Tuenno e Nanno, promosso dal Consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado Val di Tovel (4,5 milioni di euro), e l’ammodernamento della condotta irrigua, già esistente, che parte dalla Val di Rabbi fino a Cles individuato dal Consorzio di miglioramento fondiario di Cles (17,6 milioni di euro). Sono i due progetti, che inseriti nella graduatoria di Dania, acronimo che sta per Database nazionale degli investimenti per l'irrigazione e l'ambiente, nell’ambito delle risorse destinate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), potrebbero chiudere l’acceso dibattito sul famigerato “tubone” che dalla Val di Peio avrebbe dovuto portare acqua alle colture della mela in Val di Non.

Nei due progetti, infatti, vi è chi vi legge una precisa presa di posizione del mondo agricolo noneso che, vista la ferma opposizione della popolazione della Val di Sole, recentemente certificata anche dalle oltre 30 mila firme raccolte dal Comitato Permanente per la Difesa delle Acque del Trentino, sembra voler archiviare il progetto di condotta irrigua.

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A sostenerlo sono i consiglieri provinciali del Patt Paola Demagri e Michele Dallapiccola che sottolineano il cambio di rotta. “La Federazione dei consorzi di miglioramento fondiario ha costruito l’istruttoria per i progetti che accedono a finanziamento (nel complesso il valore delle pianificazioni depositate si aggira intorno agli 85 milioni di euro, ndr) – spiega Dallapiccola, che aveva seguito la questione da assessore provinciale all’agricoltura -. Per accedere alla graduatoria si deve essere in possesso di un parere da par te della Provincia. Ciò significa che il Governo provinciale, su spinta del mondo agricolo della Val di Non, ha assegnato un parere di priorità a questi progetti e lo fa per mezzo della stessa assessora che qualche tempo fa veniva in Val di Sole per chiedere l’acqua Noce. Il comparto agricolo ha finito per arrangiarsi da solo”. 

Il Mipaaf disponeva, infatti, di fondi aggiuntivi da destinare sul Pnrr e, quindi, ai Consorzi è stata data la possibilità di accedere alla graduatoria per richiede re un finanziamento che, se ammesso, coprirà la spesa per il 100%. 

«Il lavoro fatto è frutto di importanti relazioni intrattenute con il Ministero già durante il mio mandato di assessore all’agricoltura – aggiunge Dallapiccola – e parte da lontano con l’intento di realizzare tanti interventi diversi che messi in rete potessero risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico della Val di Non. Ora secondo quanto affermato dall’assessora Zanotelli la graduatoria dovrebbe essere accolta entro la fine di settembre. Certo, bisogna vedere quali saranno i progetti finanziati, ma idealmente la presenza di questi investimenti in graduato ria sancisce che la priorità non è più il progetto di Peio e che il "tubone" non è l’unica via percorribile». 

Si dice molto soddisfatta Paola Demagri, che ringrazia chi in questi mesi ha mantenuto alta l’attenzione sul tema. «Con queste due opere e con una spesa minore si vanno a risolvere gran parte dei problemi legati all’approvvigionamento idrico per i meleti – conclude Demagri -. La politica è stata messa all’angolo dal buon senso e dalla razionalità del mondo delle imprese agricole che hanno cercato nuove risorse dove possibile e in ambito nazionale».

 



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