La multinazionale di ricerca, sondaggi e analisi dei dati ha coinvolto oltre 15.000 dei 600.000 praticanti degli sport endurance (running, ciclismo, triathlon e altri sport di fatica), un centinaio di organizzatori (sui 1500 attivi) e una cinquantina di sponsor delle competizioni di questo tipo. Il mancato incasso per gli organizzatori è in media di circa 200.000 euro a evento. Il lockdown ha avuto un forte impatto sulle attività sportive e ricreative e mancati incassi fino a tutto giugno sono imponenti non solo per gli organizzatori ma anche per le località in cui dovevano svolgersi gli eventi annullati. Il mancato acquisto di prodotti e di attrezzature per lo sport rappresenta un altro duro colpo per l"indotto. Ma tra gare virtuali, sinergia pubblico-privato e valorizzazione delle località italiane la ripresa è possibile.
In media l"88% degli sportivi aveva previsto di partecipare ad almeno un evento e quasi la metà (42%) è pessimista sulla possibilità di recupero.
Il 56%, tuttavia, ha continuato ad allenarsi a casa. Il profilo socio-demografico dei consumer vede il 70% degli appassionati di sport endurance di sesso maschile, età media 49 anni, in prevalenza del Nord-Ovest (46%), lavoratori dipendenti (40%), reddito medio di 2500 euro mensili. Il 58% degli organizzatori di eventi è al corrente della possibilità di organizzare gare in modalità virtuale, ma solo l"8% stava prendendo in considerazione questa opportunità durante il lockdown più stretto. Ma c"è anche un certo ottimismo: gli sportivi/consumatori hanno espresso la volontà di riprendere attività , spese, consumi posticipando quanto programmato e al tempo stesso i brand e gli sponsor che ruotano intorno al mondo sportivo degli sport di resistenza, per l"80%, sono comunque intenzionati a sostenere economicamente gare endurance anche in futuro e stanno già pensando a nuove modalità per coinvolgere e motivare i fan.
Negli eventi sportivi sarà sempre più preponderante la componente tecnologica e si punta a valorizzare le bellezze ambientali italiane attraverso lo sport, che si è già dimostrato un importante volano turistico.
Per
la ripresa viene chiesta la possibilità di poter ricorrere a spazi pubblici
gratuiti per l"organizzazione di gare e di istituire un fondo straordinario per
il recupero delle spese già sostenute.
Gli organizzatori di eventi sportivi puntano a investire di più nella
comunicazione on-line, creando eventi virtuali in cui lo sportivo possa
immergersi e godere di forme di premialità tipiche di una corsa. In un"ottica
di collaborazione pubblico-privato gli operatori del settore propongono crediti
di imposta per le imprese che investono nell"organizzazione di eventi, bonus
per le aziende sportive che creano indotto turistico e fondi strutturali per
mettere in condizione i Comuni di fare investimenti e promuovere nuove figure
manageriali, quali l"ICT manager.
