ven 08 mag 2020 20:05 • By: Alberto Mosca
Più strumenti per la didattica, ma manca il contatto umano
Gli alunni della scuola elementare si stanno confrontando con un nuovo modo di frequentare la scuola: una situazione che non tocca solo la didattica ma anche i rapporti umani che i piccoli stringono con le loro insegnanti. "Stiamo procedendo "“ spiega Morena Filippi, originaria di Livo e insegnante e fiduciaria di plesso nella scuola elementare di Rabbi - di pari passo a quello che si fa nella scuola media; anche noi in questa situazione particolare, in cui dall"oggi al domani abbiamo visto stravolta la didattica, adattata al periodo e a nuovi mezzi di comunicazione".
"Abbiamo aderito alla piattaforma Edmodo, sulla quale carichiamo i compiti, eseguiti dai ragazzi e ricaricati; un modo per dire che la scuola c"è e gli insegnanti sono presenti, per aiutarli e dare loro supporto e dialogo in un momento difficile anche per loro.
Contiamo anche sulla piattaforma Google-suite, su cui carichiamo mini-video, grazie ai quali possiamo avere un contatto materiale e più diretto, più umano".
La scuola insomma si è prontamente attivata: "Sì, pur considerando che molti insegnanti non erano formati su questi nuovi metodi, aiutati dal sostegno reciproco e dagli animatori digitali". E sul fronte dei bambini? "Sono molto collaborativi "“ commenta Filippi "“ e per questo ringraziamo le famiglie; per quanto riguarda Rabbi vediamo molte adesioni, i compiti arrivano, i bambini sono seguiti, c"è partecipazione attiva al progetto. Per chi invece non ha possibilità abbiamo attivato altre soluzioni, per cui nessun bambino o famiglia è lasciata sola. Peraltro la scuola mette a disposizione gli strumenti e la email". Naturalmente, qualche accorgimento aiuta a facilitare l"attività a casa: "Non diamo nulla da stampare, lavoriamo sui libri o sul quaderno, in modo da non far mancare niente, senza domandare troppo. Qualcosa non sarà perfetto, ma la disponibilità c"è tutta in questo momento di difficoltà . E il lavoro è aumentato, gli insegnanti non sono in vacanza. È brutto il modo in cui ci siamo arrivati, ma possiamo pensare che sia positivo avere più strumenti per la didattica".
Alla fine cosa manca di più? "Il contatto umano manca a noi e ai bambini, che ci scrivono messaggi di affetto e nostalgia".