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Un presepe contro il femminicidio

dom 19 dic 2021 13:12 • By: Lorena Stablum

Gli Alpini di Malé lanciano una riflessione sulla violenza perpetrata alle donne

MALÉ. È un messaggio forte, di solidarietà e denuncia, quello che il Gruppo Alpini di Malé ha voluto lanciare con l’allestimento del presepe. Realizzato sulla grande fontana di Piazza Dante dagli alpini della Borgata, il presepe è adornato da una grande panchina rossa diventata ormai il simbolo della lotta alla violenza sulle donne e, in particolare, del femminicidio. Rossa come il sangue versato, la panchina rossa ricorda il posto occupato da una donna che ormai non c’è più, portata via dalla violenza perpetrata troppo spesso da chi dice di amarla. Il tema è stato scelto e fortemente voluto dai volontari, come spiega il capogruppo Stefano Andreis, perché si voleva dare un segno forte e sensibilizzare i passanti su un problema così delicato e importante.

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“Una natività particolare che è un pensiero a tutte le donne vittime innocenti della violenza in casa e fuori – afferma Andreis -. Un monito di speranza perché vengano rispettate e che questa violenza inaudita verso di loro possa fermarsi”.

La rappresentazione della nascita di Gesù è accompagnata anche da una poesia che invita a un’ulteriore riflessione. Ecco il testo:

Vive, in un mare di consuetudini degradanti

E di sordida indifferenza l’offesa

Quotidiana e vigliacca, alla donna.

 

Lì una bella panchina

Dove sbocciano sogni d’amore

Che avviluppano gli animi

Con promesse infinite…

 

Buio.

 

Sole rimangono,

abbandonate come calici ricolmi di lacrime

due scarpe rosse di sangue macchiate.

 

Nella notte, abbandonata piange

la Rossa Panchina

invocando rispetto e giustizia.

 



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