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L’adolescenza raccontata dai fumetti

mer 20 apr 2022 16:04 • By: Lorena Stablum

A Palazzo Assessorile si apre Sbam! All’evento finale ci sarà Zerocalcare

CLES. Gipi, Manuele Fior, Davide Toffolo, Cristina Portolano, Zerocalcare… Quarantasei fumettisti e fumettiste italiane, 15 case editrici coinvolte e circa 460 opere esposte. La mostra, allestita a Palazzo Assessorile di Cles e presentata oggi in conferenza stampa dai curatori, si preannuncia un grande e importante sguardo sul mondo giovanile: l’adolescenza, raccontata con il linguaggio familiare e noto ai più giovani del fumetto e della graphic novel, è infatti il filo conduttore che dà vita a “Sbam!”. Un focus sugli adolescenti, i loro sogni, patimenti e aspirazioni, ma soprattutto un evento per gli adolescenti, volutamente pensato dai curatori per attrarre e rimettere al centro una delle parti della società che più delle altre hanno sofferto e subito le conseguenze della lunga pandemia, con l’impossibilità quasi totale di frequentare luoghi di socializzazione, la dad e le limitazioni a quella naturale propensione alla scoperta e all’apertura che l’età giovanile porta con sé. “Ci piace proporre per il periodo primaverile mostre che abbiano temi inusuali e più freschi, capaci di portare a Palazzo Assessorile dei target anche molto diversi tra loro – ha commentato il sindaco di Cles Ruggero Mucchi -. In questo caso, andiamo a cercare i giovani, i nostri giovani trentini, perché affrontiamo un argomento di loro interesse con un linguaggio che conoscono bene.

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Abbiamo voluto dedicare la mostra a loro perché riteniamo che abbiano bisogno di essere nuovamente coinvolti nella vita sociale della comunità. E questo è l’inizio di un percorso che intendiamo portare avanti”.

Curata da Paola Parenti, membro del comitato scientifico di Palazzo Assessorile, l’esposizione mette in mostra una vasta selezione di tavole originali e riproduzioni di chi lavora in digitale dei più noti fumettisti italiani contemporanei. “Abbiamo immaginato di creare un forte dialogo con i ragazzi e ragazze della Val di Non andando nelle scuole a parlare con loro e individuando quei linguaggi e mezzi di comunicazione che fossero il più vicini a loro – ha spiegato la curatrice -. Per questo ad esempio abbiamo aperto un profilo Instagram dedicato alla mostra e i manifesti sono dotati di un codice QR che consente una comunicazione immediata. Inoltre, abbiamo programmato e organizzato una serie di eventi collaterali interessanti tra i quali il finissage del 18 giugno al quale prenderà parte Zerocalcare che durante il pomeriggio firmerà le copie dei suoi libri. La sfida è riuscire a portare i giovani in un luogo come questo, anche nel tempo libero”. Tra le curiosità pensate per i giovani, ad esempio, anche la possibilità di ricaricare smartphon e tablet al piano terra del palazzo e, nell’attesa, di leggere qualche fumetto. “Abbiamo nomi che solitamente non accettano di partecipare a mostre collettive, ma che hanno accettato per perché hanno capito il progetto – ha continuato Parenti -. I temi affrontati nella mostra sono diversi: vanno dalla vita quotidiana, alla famiglia, ai problemi dell’adolescenza, alla depressione e attacchi di panico. Gli adulti ci sono, ma rimangono sempre sullo sfondo anche quando sono causa di disagio”. 

Completa l’offerta la mostra allestita alla Galleria Batiboi - una personale dedicata a Juta, nome d’arte di Simone Rastelli, e alla sua graphic novel “Bambino Paura” e i laboratori curati dalla cooperativa sociale La Coccinella. “Saranno attività legate al fumetto e svolte nella modalità della visita in azione” ha spiegato, infine, Isa Nebl di La Coccinella. La mostra sarà inaugurata venerdì 22 aprile alle 18 e sarà visitabile fino al 19 giugno prossimo. Per tutto il tempo della mostra sarà attivo un bookshop temporaneo curato dalla libreria Piccoloblu di Rovereto dove si potranno acquistare i fumetti. 




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