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San Romedio bene Unesco, candidatura bocciata. Almeno per ora

gio 25 ago 2022 12:08 • By: Alberto Mosca

Lo ha comunicato ieri il vicepresidente Tonina ai sindaci di Predaia, Romeno e Sanzeno e al priore. I problemi nei requisiti e nel numero di candidature presentabili. Resta il nodo del ponte panoramico sulla forra. Iori: non siamo stati coinvolti

SAN ROMEDIO. La candidatura di San Romedio a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco è tramontata. Almeno per ora. La comunicazione è arrivata ieri da parte del vicepresidente della Provincia Mario Tonina che, accompagnato da due dirigenti, al santuario ha incontrato il priore Giorgio Silvestri e i sindaci di Predaia, Romeno e Sanzeno. Ma le cose potrebbero non essere finite qui.

“Il vicepresidente Tonina – spiega da noi interpellato il sindaco di Sanzeno, Martin Slaifer Ziller – ci ha riferito della bocciatura della candidatura da parte del Ministero. Sapevamo che c’era questa possibilità, per questioni di merito ma anche per una serie di cambiamenti nei parametri di valutazione. In questo senso – continua Slaifer Ziller – l’Italia può presentare una sola candidatura all’anno e la prossima sarà la via Appia. Per questo Tonina ha espresso la volontà di non mollare, pensando alla candidatura successiva e con la consapevolezza di dover migliorare la proposta in base a precisi parametri”.

Sembra infatti che il “bene santuario” da solo non basti a convincere della bontà della candidatura, ma che serva una qualificazione che riguarda l’intero ambito, il contesto nel quale il bene si trova.

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“Andremo incontro a questa esigenza - assicura Slaifer Ziller - allargando il progetto ad altre peculiarità in modo da acquisire maggiore forza alla nostra proposta”.

Uno dei protagonisti occulti di questa partita potrebbe essere il prefigurato ponte panoramico che, in attesa dei finanziamenti del PNRR, dovrebbe scavalcare la forra. Un progetto che al momento non si può dire se potrà essere di ausilio o invece andare a discapito della candidatura del santuario a bene Unesco.

“Se va a buon fine – prosegue il sindaco di Sanzeno – potrebbe essere una risorsa a vantaggio, dato che si tratta di un’opera che ha ben pochi altri esempi. Tuttavia, resta necessario un confronto e una valutazione a largo raggio con l’intero territorio dell’alta valle, da Ruffrè-Mendola a Sanzeno e Dambel. Ad ogni modo – è la pragmatica conclusione – prima deve arrivare il finanziamento, per cui è inutile fasciarsi la testa prima…”

Qualche malumore infine, sulle modalità di convocazione della riunione di ieri arriva da altri componenti del tavolo tecnico a suo tempo formato per portare avanti la candidatura, che comprendeva anche Comunità di Valle, Apt, associazioni del territorio: “Avremmo gradito essere coinvolti nella comunicazione dopo il lavoro fatto”, fa sapere il presidente dell’associazione Gb. Lampi-Alta Anaunia, Walter Iori, che da subito, in sede di tavolo, aveva fatto notare come fosse necessario un lavoro sul contesto territoriale intorno al santuario per rendere la candidatura più forte.

L’annuncio del via alla candidatura era arrivato nel giugno 2021 con un incontro a San Romedio tra Mario Tonina e le parti interessate. Tuttavia, va ricordato come la proposta era partita nel 2020 in consiglio provinciale con una mozione della consigliera Paola Demagri, approvata all’unanimità, su un tema che anche nel recente passato di tanto in tanto era solito affiorare al dibattito istituzionale e culturale trentino.



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