Skin ADV

Demagri: su San Romedio dalla giunta metodo inaccettabile

gio 25 ago 2022 16:08 • By: Alberto Mosca

Per la consigliera provinciale del Patt la comunicazione andava estesa a tutto il Tavolo tecnico che ha lavorato alla candidatura Unesco

SAN ROMEDIO. “Ancora una volta è criticabile l’approccio e il metodo che questa giunta adotta nell’affrontare i problemi e confrontarsi con i territori”. La consigliera provinciale del Patt Paola Demagri torna sulla questione della “bocciatura” della candidatura del santuario di San Romedio (leggi qui) e non risparmia critiche alla modalità scelta dal vicepresidente Mario Tonina nel comunicare le cattive notizie arrivate dal ministero ai sindaci di Predaia, Romeno e Sanzeno.

Fu proprio Demagri nel 2020 a far approvare in consiglio provinciale, all’unanimità, una mozione per avviare la candidatura del santuario noneso a bene patrimonio Unesco.

“Da promotrice – attacca Demagri - avrei voluto una convocazione del tavolo tecnico di lavoro nella sua totalità, non una riunione con i soli sindaci.

Elektrodemo

Trovo questa modalità di azione gravissima, a dimostrare la mancanza di volontà da parte dell’assessorato nel dire come stanno le cose, negando così il confronto e il contributo di tutte le componenti. Una scorrettezza e una carenza di metodo – aggiunge Demagri - che vediamo da quattro anni, segnati da una scarsa considerazione da parte della giunta verso il confronto e il coinvolgimento”.

Ma vi sono altri dubbi che la consigliera provinciale del Patt mette sul piatto in attesa di un chiarimento: “Sono portata a pensare che dopo la via Appia, davanti al santuario noneso possa saltare il monte Baldo, territorio tra Trentino e Veneto che per questo risulterebbe più gradito a questa giunta alleata del potente vicino. Le leve dell’Autonomia al contrario servono a dare forza alle proposte che vengono dalle comunità”.

“Prima di presentare nel 2020 la mozione – prosegue Demagri – avevo approfondito la questione e le modalità connesse alle candidature, comprendendo la complessità di un percorso che andava accompagnato passo passo, lavorando con tutti gli stakeholders: mi chiedo se questo è stato fatto con l’attenzione necessaria, individuando gli interlocutori più adatti. Inoltre, posso pensare che anche il recente cambio di dirigenza (lo scambio Stanchina-Turella tra aree protette/sviluppo sostenibile e urbanistica, ndr) possa aver avuto un ruolo nel determinare questo esito”.

Un aspetto affrontato da Demagri è anche quello delle opera da realizzare in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: “Siamo sicuri che certe costruzioni non portino in futuro una penalizzazione dei nostri territori in termini di valore paesaggistico e ambientale, pregiudicando candidature come quella Unesco? Un ragionamento che riguarda anche il prefigurato ponte sulla forra, da valutare attentamente nel suo impatto sul territorio che insiste sul santuario”.



Riproduzione riservata ©

indietro